Meta, l'Ue respinge le accuse di censura. E avverte: lo stop al fact-checking "sia efficace" contro la disinformazione

Bruxelles – Mentre l’Ue è alle prese con le ingerenze sempre più sfacciate del proprietario di X, Elon Musk, nella politica interna degli Stati membri, la pugnalata alle spalle che non ti aspetti. Mark Zuckerberg, fondatore e Ceo di Meta, ha annunciato l’addio ai programmi di fact-checking su Facebook e Instagram. Puntando il dito contro il vecchio continente, dove “un sempre crescente numero di leggi istituzionalizzano la censura”. (EuNews)

Ne parlano anche altre fonti

«I cinesi? Responsabili della diffusione della pandemia di Covid». Prima dell'annuncio di Mark Zuckerberg di martedì queste esternazioni avrebbero violato gli standard della community di Facebook e Instagram (Corriere della Sera)

Lo scopo delle novità di Meta, secondo Zuckerberg? «Dare voce alle persone sulle nostre piattaforme». Un 2025 subito impegnativo per il fondatore di Facebook, che poche ore fa aveva annunciato il nuovo cda, tra cui figura anche John Elkann. (Corriere della Sera)

"Nessun cittadino, né due cittadini, né tre cittadini dovrebbero pensare di poter violare la sovranità di una nazione", afferma Lula. Milano, 9 gen. (Tiscali Notizie)

Meta, con l’addio di Zuckerberg al fact-checking inizia una nuova era sui social media?

Il gruppo Meta (Facebook, Instagram e Whatsapp) ha esentato alcuni dei suoi principali inserzionisti dal consueto processo di controllo dei contenuti. Lo rivelano documenti interni del 2023 di cui il Financial Times ha preso visione secondo i quali la società proprietaria di Facebook e Instagram ha introdotto una serie di “tutele” per “chi spende molto”. (Il Fatto Quotidiano)

Mark Zuckerberg ha annunciato un cambio di rotta che ha lasciato molti sgomenti: il programma di fact checking su Meta verrà eliminato, sostituito da un sistema di “Community Notes” che delega agli utenti la responsabilità di segnalare e verificare i contenuti sospetti. (LaC news24)

L’ultima mossa di Meta, ovvero l’ingresso di John Elkann (esponente di punta della finanza europea) e Dana White (presidente UFC ed emblema dell’imprenditoria americana “senza troppi fronzoli”) nel consiglio di amministrazione, sembra suggerire qualcosa di molto più profondo di un semplice rimpasto aziendale. (StartupItalia)