Veramente un team di F1 sta imbrogliando con gli assetti? Ecco cosa sappiamo da una fonte FIA

La Formula 1 scalda i motori dopo una lunga pausa di tre settimane dell’ultimo round disputato a Singapore. Proprio in quell’occasione a tenere banco era stata la questione “ali flessibili” della McLaren, adesso per questo weekend del Gran Premio degli Stati Uniti ad Austin, un’altra bomba è pronta a esplodere. Infatti, secondo quanto riportato dalla testata Autosport, un team di Formula 1 avrebbe individuato un trucchetto per modificare l’assetto della monoposto sotto il regime di parco chiuso, violando così il regolamento. (Automoto.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Nonostante la FIA sia corsa ai ripari modificando nuovamente la metodologia con cui effettua i suoi test, sembrerebbe che la scuderia incriminata abbia "ammesso" le proprie colpe. Uno dei team starebbe utilizzando un dispositivo illegale per modificare l'assetto della propria vettura durante il regime di parco chiuso e ottenere così un vantaggio. (Formula1 Web Magazine)

Dopo le polemiche sull'ala posteriore della McLaren, sulla quale la FIA è intervenuta, altre accuse sono state mosse verso un team riguardanti una possibile soluzione che permette, in regime di parco chiuso, di modificare l'altezza da terra del fondo, nella parte anteriore (T-Tray), tra qualifica e gara. (Sky Sport)

È proprio il caso di dirlo se si guarda a quanto successo nelle ultime ore nel paddock di Austin, travolto dalla nuova indagine Fia volta a verificare il presunto utilizzo di un sistema in grado di alzare ed abbassare l’altezza da terra della vettura in regime di parco chiuso. (La Gazzetta dello Sport)

F1 - F1, Red Bull illegale. La FIA continua con la politica permissiva?

I crescenti sospetti di un astuto trucco per regolare l’altezza di guida delle vetture di Formula 1 in condizioni di parco chiuso hanno innescato una risposta immediata della Fia già dal Gran Premio degli Stati Uniti di questo fine settimana, ha rivelato Autosport (La Gazzetta dello Sport)

Lo fanno tutti, ed è ciò che rende la F1 la F1. Ma da quello che mi è stato detto, qui non si tratta di spingere i limiti, ma di oltrepassarli in modo evidente”: Oscar Piastri non si è risparmiato in conferenza stampa ad Austin riguardo all’ultima bomba sganciata nel paddock della Formula 1, l’utilizzo da parte della Red Bull di un dispositivo che consente di intervenire sul vassoio di ingresso del fondo operando dall’abitacolo. (Automoto.it)

Da ieri sera, si sono fatte sempre più insistenti le voci in base alle quali, una scuderia, stesse sfruttando un dispositivo in grado di modificare l’altezza del T-Tray. Invece, per l’ennesima volta nella stagione, a tenere banco non sono gli aspetti sportivi ma l’ennesimo trucco escogitato da un team in barba al regolamento tecnico. (FUNOANALISITECNICA)