Alexandra Garufi, sui social la solidarietà dopo la morte della tiktoker insultata dagli hater

«Un pensiero per te! Tvb». E’ Lina De Felice Garufi, la nonna di Alexandra Garufi, la giovane tiktoker che si è suicidata mercoledì notte a Sesto San Giovanni, a salutare nel modo più semplice, con un post dedicato alla nipote. Una rosa blu in campo azzurro con pochissime parole, sotto alle quali si accumulano centinaia di commenti con le condoglianze di chi conosce la famiglia. I carabinieri ind… (La Repubblica)

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La morte di Alex ha riacceso il dibattito sulla salute mentale delle persone trans e non binarie, spesso vittime di discriminazione, esclusione sociale e mancanza di supporto adeguato. Mentre le indagini cercano di chiarire le circostanze del suo gesto, un dato resta inconfutabile: il tasso di depressione e di ideazione suicidaria nella popolazione trans è significativamente più alto rispetto alla popolazione generale. (Luce)

È nella vita interiore di Davide-Alexandra Garufi che si cerca la sofferenza indicibile che ha portato al suicidio la giovane alle prese con un percorso di transizione di genere tutt'altro che semplice, raccontato su TikTok con la spontaneità tipica dei ventenni. (il Giornale)

Yann Bisseck, giocatore acquistato dall’Inter nel luglio 2023, in questa seconda stagione con i nerazzurri si sta conquistando sempre maggiore spazio in campo. Ora, tutto il suo bagaglio, sicuramente più fisico che tecnico, sta iniziando ad emergere, con il difensore tedesco che ha anche potuto festeggiare la prima convocazione in nazionale con conseguente esordio contro l’Italia in Nations League. (Il Nerazzurro)

Lo sfogo del tiktoker suicida prima di morire: “Perché c’è questo bisogno di insultare?”

«I social fanno male, fanno tanto male perché sono stati resi un posto brutto. Ora invece per ogni singola cosa che tu faccia vieni sempre giudicato e preso in giro. (La Sentinella del Canavese)

Davide e Alexandra Garufi erano la stessa persona: un ragazzo di 21 anni, identificato dai media come “tiktoker”, che si è tolto la vita. (Tempi.it)

«I social fanno male, fanno tanto male perché sono stati resi un posto brutto. Perché? Perché abbiamo questo bisogno irrefrenabile di insultare e di sminuire gli altri quando potremmo semplicemente aiutarli. (La Stampa)