A Quiet Place: The Road Ahead, un horror silenzioso | Recensione

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L'universo di A Quiet Place ha conquistato il pubblico cinematografico sin dal primo film grazie alla sua tensione palpabile e l'originale premessa di un mondo dove il silenzio è l'unico mezzo di sopravvivenza. Ebbene, A Quiet Place: The Road Ahead tenta di trasportare la stessa atmosfera angosciante nel mondo videoludico, offrendo un'esperienza di survival horror in prima persona che richiede pazienza, astuzia e nervi saldi - ma soprattutto pazienza -. (Tom's Hardware Italia)

La notizia riportata su altri media

A Quiet Place: The Road Ahead non è un nuovo capitolo del franchise cinematografico post-apocalittico con invasione aliena “Un posto tranquillo” creato da Bryan Woods & Scott Beck, ma all’insegna della multimedialità si tratta di un nuovo videogioco survival-horror interattivo che sfrutta il microfono delle vostre cuffie durante le sessioni di gioco per attirare le creature aliene dei film (Cineblog)

Le creature sono cieche oppure no? Bug, crash e problemi vari (MondoXbox)

A Quiet Place: The Road Ahead è il tentativo degli italiani Stormind Games di tradurre quell'idea in un videogioco. L'idea dietro alla serie A Quiet Place è davvero semplice: dei mostri ciechi, ma dall'udito finissimo, cacciano gli umani individuandone i rumori. (Multiplayer.it)

A Quiet Place è un franchise horror iniziato con il film del 2018, diretto da John Krasinski, che ha riscosso un grande successo grazie alla sua premessa innovativa e all’atmosfera estremamente tesa. Il mondo del film è stato devastato da un’invasione aliena, con creature cieche ma dotate di un udito incredibilmente sviluppato che cacciano seguendo qualsiasi suono. (GameSoul)

Disponibile già da alcuni giorni su PC, PS5 e Xbox Series X|S, A Quiet Place: The Road Ahead ha ricevuto voti piuttosto contrastanti dalla stampa internazionale: ecco com'è stato valutato il gioco di Stormind Games. (Multiplayer.it)

Il figlio di Dries Mertens sta già imparando la lingua Napoletana Il piccolo Ciro Mertens, figlio di Dries Mertens, sta crescendo a Istanbul ma il suo legame con Napoli rimane fortissimo. Come promesso dal papà, Ciro sta imparando il napoletano, la lingua della città che ha adottato il suo celebre padre e che è entrata nei cuori della famiglia Mertens. (Napolipiu.com)