Pregando un Dio selvaggio: il mistico Nick Cave

Dieci mesi fa si mise al pianoforte, all’interno di una chiesa. Era l’8 dicembre 2023, il giorno del funerale di Shane McGowan. Un religioso silenzio – e non solo perché si era in un luogo sacro – accompagnò l’esecuzione di Nick Cave. Quel giorno per rendere omaggio al cantante dei Pogues cantò A Rainy Night in Soho, una canzone del disco fatto insieme qualche anno prima. Cave in quel momento era rapito: suonava, cantava e pensava al dolore per la dipartita dell’amico Shane. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ne parlano anche altre testate

A Stephen Colbert è stato affidato un compito improbo: sostituire, dopo più di tre decenni, David Letterman, uno dei più grandi showman della storia della televisione. Ciò che manca a tutti i suoi colleghi è però la capacità, durante le interviste, di andare oltre il tracciato, grazie ad una sensibilità e ad una cultura che è merce rara. (Metal Skunk)

L’abbraccio degli undicimila del Forum di Assago per Nick Cave. È andata in scena ieri sera l’unica data italiana del tour di “Wild God”, che vedeva il Bardo di Melbourne tornare nel nostro paese a due anni dalla serata del 4 luglio 2022 all’Arena di Verona. (Onda Rock)

La gente tocca le gambe di Nick Cave come i fedeli toccano il piede della statua di San Pietro in Vaticano. Siamo vivi e abbiamo una colonna sonora portentosa (Rolling Stone Italia)

Nick Cave, gioia e dolore per gli 11 mila del Forum di Assago

Dopo sette anni di attesa, Nick Cave & The Bad Seeds sono tornati a Milano per presentare Wild God. A 67 anni, l’artista australiano ha offerto al pubblico del Forum di Assago una performance intensa, trasformando il concerto in un’esperienza collettiva. (SentireAscoltare)

Un live che ricorda perché sono pochi gli artisti in grado di fare delle canzoni che restano nel tempo e che sanno accogliere il trascorrere degli anni, restando rockstar ma senza diventare una caricatura di loro stessi (Sky Tg24 )

Perché quando Nick Cave scende in campo, lo spettro delle emozioni é assai più multiforme di qualunque gabbia emotiva. Gioia, dolore, rabbia, scherno, allegria, sono gli stati d’animo che hanno caratterizzato l’ennesima serata riuscita dell’australiano. (Corriere della Sera)