Accuse di molestie, si dimette il portavoce di Sumar Íñigo Errejón
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Il braccio destro della vicepresidente del governo spagnolo, Yolanda Díaz, e portavoce parlamentare di Sumar, Íñigo Errejón, abbandona repentinamente la politica. Ieri in tarda mattinata l’annuncio: si dimette da deputato perché «la contraddizione fra personaggio e persona» è arrivata al limite, dice. Dentro la formazione alla sinistra del Psoe, che da mesi sta cercando di trovare una bussola e un senso della propria azione politica, sempre meno visibile, Errejón era una delle persone con maggiore prospettiva ed esperienza. (il manifesto)
Ne parlano anche altre fonti
Partito della coalizione di governo di Pedro Sánchez -, abbia trascorso tutta la giornata al Congresso spagnolo, mentre sui social il suo nome cominciava a girare e a essere associato a episodi di violenza sessuale. (la Repubblica)
Il caso che in Spagna ha al centro Íñigo Errejón, l’ex capogruppo di Sumar, che si è dimesso per le accuse di molestie sessuali fatte contro di lui sui social da diverse donne e in seguito con una denuncia. (Fanpage.it)
Per Sumar, e per tutto lo spazio a sinistra dei socialisti, già in crisi da mesi. Ma il colpo è così forte che non è chiaro se non sia il definitivo KO. (il manifesto)
Brutta batosta per la sinistra spagnola. Nella denuncia, alla quale Rtve ha avuto accesso, Mouliaa riferisce che i fatti si sono svolti alla fine di settembre 2021 a Madrid. (Liberoquotidiano.it)
Il leader di Mas Madrid nonché ex numero due di Podemos, formazione nata dagli Indignados, Íñigo Errejón, si è dimesso, travolto dalle accuse di molestie sessuali. A denunciare l’ormai ex portavoce della coalizione di sinistra, Sumar, fondata dalla vicepresidente del governo di Pedro Sanchez, Yolanda Diaz, è stata l’attrice Elisa Mouliaà, … (Il Fatto Quotidiano)
Uno shock. L’unico termine che può dare la percezione della scossa avvertita in queste ore negli ambienti della sinistra radicale spagnola. Iñigo Errejón, co-fondatore con Pablo Iglesias di Podemos, costretto alle dimissioni da parlamentare, e di fatto da politico, per uno scandalo sessuale. (Il Fatto Quotidiano)