L'insostenibile leggerezza del potere sardo di Alessandra Todde

La presidente della Sardegna, Alessandra Todde, si difende dall’accusa di aver commesso gravi irregolarità nella campagna elettorale che l’ha vista vincitrice lo scorso anno, appellandosi alla sua buonafede. Non la mettiamo in dubbio. L’ammissione di qualche errore procedurale renderebbe più credibile la già precaria posizione della presidente Todde, ma ovviamente la indebolirebbe sul piano legale. (Corriere della Sera)

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La Sardegna potrebbe tornare nuovamente alle urne tra un anno. Un intricato percorso amministrativo e giudiziario che potrebbe protrarsi per mesi, con esiti incerti e che ha preso il via dall’ordinanza del collegio di garanzia elettorale della Corte d’Appello di Cagliari, che ha trasmesso gli atti al Consiglio regionale, indicando la necessità di deliberare sulla decadenza. (Liberoquotidiano.it)

“Mi sono pagata…”. Le 3 giravolte che inguaiano la Todde

Noi che siamo uomini di fede e abbiamo dimestichezza col mistero della Trinità, non abbiamo certo stupore nella Rivelazione in chiave sarda della signora Todde e la sua verità una e trina. E così rileggendo l’atto della Corte d’Appello e le interviste della presidente Alessandra Todde su La Repubblica di ieri e la mirabolante intervista rilasciata a Formigli all’indomani dell’elezione se ne ricavano tre versioni. (Nicola Porro)