Salmonella e listeria, richiamati tre lotto di hamburger Fileni bio prodotti a Vallese di Oppeano. L'avviso del Ministero della Salute
Richiamati tre lotti di salumi e hambuger a rischio salmonella e listeria, prodotti da Bioalleva Srl, lo stabilimento di Vallese di Oppeano (Verona). Oltre alla merce prodotta dall'azienda Fileni bio, sono stati richiamati anche i prodotti del marchio Borgo Dora e Luigi Vida. Gli insaccati sono stati tolti dagli scaffali per possibile rischio microbiologico, dovuto a salmonella e listeria. L'avviso indirizzato ai consumatori è stato lanciato sul sito del Ministero della Salute. (ilgazzettino.it)
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Tre lotti di hamburger dell'azienda Fileni bio sono stati richiamati per la possibile presenza del batterio della salmonella e altri lotti di salumi a marchio Borgo Dora e Luigi Vida sono stati tolti dagli scaffali per possibile rischio microbiologico, dovuto a salmonella e listeria (Alto Adige)
Le denominazioni di vendita sono ‘Salame Mignon’ (scadenza 8 aprile 2025, 90 grammi a pezzo e 720 g a fila) e ‘Salame Il Torinetto’ (scadenza 7 aprile 2025, 200 g a pezzo e 800 g a fila). Questo il motivo del richiamo di un lotto di salame a marchio Borgo Dora, il 348304, prodotto dal Salumificio Borgo Dora in uno stabilimento di Torino. (CremonaOggi)
Sono tre i lotti di hamburger dell'azienda Fileni bio che sono stati richiamati per la possibile presenza del batterio della salmonella e altri lotti di salumi a marchio Borgo Dora e Luigi Vida sono stati tolti dagli scaffali per possibile rischio microbiologico, dovuto a salmonella e listeria (ilmessaggero.it)
Tre lotti di hamburger dell'azienda Fileni bio sono stati richiamati per la possibile presenza del batterio della salmonella e altri lotti di salumi a marchio Borgo Dora e Luigi Vida sono stati tolti.. (Virgilio)
Oggetto del richiamo annunciato dal Ministero della salute sono due tipi di salame per i quali è stato valutato un rischio microbiologico per i consumatori dovuto alla possibile presenza di listeria nel prodotto. (Fanpage.it)
“Le informazioni epidemiologiche e di tracciabilità mostrano che le cipolle fresche a fette sono la probabile fonte di infezione in questo focolaio”, informano i Centers for Disease Control and Prevention. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)