Giorgetti scuote il centrodestra
Minuti per la lettura L’operazione verità del ministro Giancarlo Giorgetti ha spiazzato il gruppo dirigente leghista e scosso il centrodestra Da 24 ore la domanda che ricorre con più insistenza nei palazzi della politica italiana rimanda all’annosa questione dei conti pubblici: «Giancarlo ha voluto solo mettere le mani avanti o sono davvero pochissimi i margini per la prossima finanziaria?». Giancarlo è Giorgetti, ministro dell’Economia e delle Finanze, bocconiano, leghista di rito moderato, già saggio del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, considerato all’esterno l’anello di congiunzione tra il Carroccio e il mondo dell’imprenditoria e delle finanze. (Quotidiano del Sud)
Se ne è parlato anche su altri media
“Siamo qui per ascoltare, per preparare la manovra economica, la nostra posizione è chiara, l’obiettivo è la crescita e la crescita si realizza abbassando la pressione fiscale non aumentando le tasse, mi pare su questo tutto il governo sia concorde, non bisogna male interpretare alcune parole dette l’altro giorno e andremo avanti per mantenere il taglio del cuneo fiscale, per la riduzione dell’Irpef e cerchiamo di farla arrivare con una piattaforma fino a 60 mila euro, abbassando le percentuali dal 35 al 33 per cento”. (LAPRESSE)
Le parole del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, hanno suscitato scalpore, polemiche e critiche. Il ministro ha detto chiaramente che con la prossima legge di bilancio vi sarà la necessità di chiedere “sacrifici a tutti”. (Today.it)
E’ vero, semmai, che il ministro Giorgetti ha sempre detto e fatto capire che il quadro economico non è quella favola rosa raccontata in ogni occasione (“siamo la terza economia europea, la terza manifattura europea, il nostro pil cresce più della Germania”). (Tiscali Notizie)
ANSA (Avvenire)