Rocco Hunt presenta "Ragazzo di giù", l’album che racconta un viaggio tra Sud e Nord
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Tra i cartelloni luminosi e il brulicare di viaggiatori nella Stazione Centrale di Milano, Rocco Hunt ha scelto un luogo simbolico per annunciare il suo nuovo lavoro. "Ragazzo di giù", in uscita il 25 aprile per Epic Records, è definito dall’artista come "l’album della maturità", un ritorno alle radici che si intreccia con i ricordi di un’adolescenza trascorsa tra treni e valigie. «La stazione non è un posto casuale – spiega il rapper –, è il centro del nostro viaggio. Il ragazzo di giù ci ha passato mezza vita, tra partenze, ritardi e quel continuo movimento tra Sud e Nord».
Nato a Salerno, Hunt – oggi trentenne – ha costruito la sua carriera su un rap che mescola impegno sociale e melodie immediate, conquistando il pubblico prima con la vittoria a Sanremo Giovani nel 2014 con "Nu juorno buono", poi con una serie di successi che ne hanno marcato l’evoluzione artistica. Se in passato ha sperimentato sonorità più commerciali, ora sembra voler scavare nella propria identità: «Canto le mie radici di periferia», afferma, sottolineando come l’album sia un bilancio del percorso fatto, dall’esordio precoce alla paternità affrontata a 22 anni.
Il legame con i luoghi che lo hanno formato emerge anche nella scelta della location milanese per la presentazione: l’ex deposito bagagli della stazione, a pochi passi dai binari, ricrea quell’atmosfera di transito che ha segnato la sua vita. Non mancano i dettagli pensati per coinvolgere i fan, come il "biglietto" d’ingresso simbolico, mentre un mini tour nei centri commerciali della Campania – organizzato in collaborazione con Euronics Tufano – permetterà al cantante di incontrare il pubblico e firmare copie del disco.