Kiev potrà colpire le basi russe. Biden nicchia ma va verso l'ok sulla spinta di Londra e Parigi

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Ucraina Guerra tra Gaza e Israele

Gli Usa sono pronti ad una svolta nella guerra in Ucraina? Joe Biden sembra vicino a spianare la strada a Kiev per l'uso di armi occidentali a lungo raggio che vadano a colpire in profondità nel territorio russo, a patto che non si tratti di equipaggiamento militare fornito dagli Stati Uniti, secondo quanto rivelato da funzionari europei al New York Times. La questione, a lungo dibattuta nell'amministrazione, è stata al centro dell'incontro di ieri alla Casa Bianca tra il presidente americano e il nuovo premier britannico Keir Starmer, e per le fonti Biden è «sul punto» di dare all'Ucraina il via libera. (il Giornale)

Se ne è parlato anche su altre testate

A Washington va in scena l'incontro tra il presidente americano Joe Biden e il premier britannico Keir Starmer, i principali sostenitori del paese guidato da Volodymyr Zelensky. (Adnkronos)

Una scelta molto audace, che tuttavia, escluderebbe l’uso di armi fabbricate negli Stati Uniti, forse per mantenere Washington esterna e non direttamente coinvolta nel confronto con Mosca. NEW YORK Joe Biden è sempre più convinto che si possa dare il via libera all’Ucraina all’uso di missili a lunga gittata prodotti in occidente contro obiettivi russi. (ilmessaggero.it)

Zelensky: «70 droni sull’Ukraina, rafforzare lo scudo aereo» (Il Sole 24 ORE)

Scambio di prigionieri tra Mosca e Kiev: Zelensky festeggia il ritorno di 49 persone tra cui membri di Azov, russi incappucciati e caricati su un autobus al confine

Si tratta in particolare dei missili Storm Shadow, di fabbricazione britannica, per i quali Londra cerca una convergenza con la Casa Bianca sulla questione del veto a Kiev. (Today.it)

Se la Nato consentirà all’Ucraina di usare i suoi missili a lungo raggio per colpire il territorio russo, «non significherà altro che la sua partecipazione diretta alla guerra in Ucraina», ha detto il presidente russo, il che a suo dire porterà la Russia a «prendere decisioni adeguate». (la Repubblica)

Quasi la metà (23), sono donne ed è una novità, mentre altri sarebbero stati membri del Battaglione Azov (ora 12a Brigata della Guardia Nazionale Ucraina). Lo riporta l'agenzia France-Presse (Afp), che ha assistito oggi all'accoglienza del gruppo al confine con la Bielorussia. (Il Giornale d'Italia)