La tregua è a un passo ma Hezbollah minaccia Tel Aviv. Veto Usa all'Onu sul cessate il fuoco a Gaza
Mentre il Libano sembra a un passo dalla tregua con Israele, il leader di Hezbollah, Naim Qassem, ha provato a rievocare lo stile di Nasrallah minacciando di colpire il centro di Tel Aviv in risposta ai raid dell'Iaf su Beirut. L'ira del capo dell'organizzazione filoiraniana si è sommata a quella di Hamas che ha accusato Washington di essere «direttamente responsabile» di una «guerra genocida» a Gaza, dopo che gli Usa hanno bloccato con il veto la bozza di risoluzione del Consiglio di sicurezza Onu che chiedeva «un cessate il fuoco immediato, incondizionato e permanente» nella Striscia e «il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi». (La Stampa)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Valuteremo insieme ai nostri alleati cosa fare e come interpretare questa decisione e come comportarci insieme su questa vicenda”, ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a commento dell’emissione de mandati di arresto nei confronti del premier israeliano Benjamin Netanyahu e dell’ex ministro della Difesa accusati di “crimini di guerra e crimini contro l’umanità”. (Il Fatto Quotidiano)
Si allontana la tregua in Libano. Il nuovo capo di Hezbollah Naim Qassem ha minacciato Israele di attaccare 'nel centro di Tel Aviv' come rappresaglia per i raid 'nel cuore di Beirut'. L'inviato di Biden vola in Israele. (Sky Tg24 )
Articolo in aggiornamento La decisione trasforma Netanyahu e gli altri in sospetti ricercati a livello internazionale e probabilmente li isolerà ulteriormente e complicherà gli sforzi per negoziare un cessate-il-fuoco per porre fine al conflitto durato 13 mesi. (il Giornale)
Dopo Vladimir Putin, la Corte penale internazionale ha emesso un nuovo mandato d'arresto per il Primo ministro di Israele, Benjamin Netanyahu, l'ex ministro della Difesa, Yoav Gallant, e il leader di Hamas, Mohammed Diab Ibrahim Al-Masri. (La Stampa)
Al centro delle decisioni c'è la guerra di Gaza: i giudici sostengono che Israele abbia provocato e usato la fame come metodo di guerra e con i suoi attacchi contro i civili nella Striscia di Gaza abbia commesso crimini di guerra. (ilmessaggero.it)
Per i due sono state confermate le accuse mosse dal procuratore capo, Kharim Khan: crimini contro l’umanità e crimini di guerra commessi nella Striscia di Gaza dopo il 7 ottobre 2023. Alla stregua di Vladimir Putin, su cui pende un mandato d’arresto dal marzo 2023. (EuNews)