Strage di Marzabotto, Mattarella: «La memoria è responsabilità». Steinmeier: «A nome del mio Paese chiedo perdono»
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«Oggi, i conflitti in atto, i luoghi della sofferenza dove il diritto umanitario internazionale non trova applicazione, ci richiamano bruscamente alla responsabilità di non essere né ciechi, né addormentati, né immemori. Non dobbiamo mai dimenticare, anche se fatichiamo a comprendere». Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo alle celebrazioni per l’80mo anniversario dell’eccidio di Monte Sole, insieme al Presidente della Repubblica Federale di Germania, Frank-Walter Steinmeier (ilmessaggero.it)
La notizia riportata su altre testate
La sua origine deve essere ricercata, in maniera netta e precisa, all’interno dei contenuti che si espressero durante la lotta di Liberazione dal nazi-fascismo: ricordare questo fatto non è retorica, è semplicemente ricordare la verità storica, per difenderla e – ancora una volta – affermarla pienamente. (Strisciarossa)
Non dobbiamo mai dimenticare, anche se fatichiamo a comprendere. Sbagliamo se pensiamo che il razzismo, l’antisemitismo, il nazionalismo aggressivo, la volontà di supremazia, siano di un passato che non ci appartiene. (Gazzetta del Sud)
Di queste cinque località, tre sono toscane, Fivizzano, Civitella e Sant'Anna di Stazzema.". Lo ha detto Eugenio Giani commentando dal luogo della strage di Marzabotto il discorso del presidente tedesco rivolto al presidente Sergio Mattarella (Toscana Notizie)
anche in profonda amicizia. Fivizzano, Marzabotto, le Fosse rappresentano tanti altri meno noti, che soprattutto in (Tuttosport)
"In questa giornata, alla presenza del Presidente Steinmeier, possiamo affermare, con le parole pronunciate dal Presidente Rau nel 2002, che Marzabotto è divenuto luogo che non separa più tedeschi e italiani ma li unisce". (IL GIORNO)
Marzabotto, Mattarella e Steinmeier in viaggio verso Marzabotto 29 settembre 2024 (Il Sole 24 ORE)