Cittadinanza, la riforma che non può più attendere
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Si è votata oggi in Aula, a Montecitorio, la mozione del PD sulla riforma della cittadinanza a prima firma Bakkali. Insieme alle altre tre presentate dai partiti di opposizione (M5s, Avs, Più Europa, Italia viva e Azione) è stata respinta dalla maggioranza. Diversamente da quanto annunciato nelle scorse settimane, non è stata presentata alcuna mozione da parte dei gruppi di maggioranza. Questo mentre la raccolta firme per il referndum sulla cittadinanza, presentata da +Europa, ha fatto registrare un vero e proprio boom di adesioni, superando in pochi giorni le 500mila firme. (Partito Democratico)
Se ne è parlato anche su altri giornali
"Dopo un dibattito sterile, fatto di chiacchiericcio estivo sui giornali, stiamo discutendo di cittadinanza nel luogo giusto, quello della democrazia e della legge. Peccato doverlo fare attraverso la discussione di mozioni. (Il Sole 24 ORE)
Ma il risultato non è stato quello sperato dalle opposizioni: il centrodestra ha votato contro in modo compatto, Forza Italia incluso, anche sui passaggi che parlavano di Ius scholae. (Fanpage.it)
Lo ha spiegato il capogruppo alla Camera Paolo Barelli che, con il presidente dei senatori azzurri Maurizio Gasparri, ha illustrato ai parlamentari di FI le linee guida del testo in una riunione in cui sono state raccolte "osservazioni tecniche". (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Bonetti (Az): "Governo diviso batta un colpo su ius scholae" (il Giornale)
“Se un alieno visitasse il nostro Paese e avesse la sfortuna di leggere un giornale come La Repubblica o La Stampa, avrebbe un’idea totalmente distorta: una società escludente, che stigmatizza gli immigrati e li discrimina. (Il Fatto Quotidiano)
“La cittadinanza non è un regalo ma la si ottiene condividendo le leggi e i valori di una comunità. Se il Partito democratico voleva cambiare la legge sulla cittadinanza ha avuto anni e anni in cui era al governo e lo poteva fare, ma non lo ha fatto”. (La Voce del Patriota)