Migranti, il caso Libia e i timori del governo. A rischio gli accordi e i rimpatri
Di Rinaldo Frignani Il Viminale studia la sentenza della Cassazione sul rimpatrio forzato dell’Asso28 che ha ritenuto Tripoli «porto non sicuro». E si prepara alle class action delle Ong Evitare di mettere a rischio gli accordi fra Italia e Libia sulla gestione e il rimpatrio assistito dei migranti nei loro Paesi d’origine. Ribadire che il nostro Paese non effettua respingimenti di profughi soccorsi in mare. (Corriere della Sera)
Su altre fonti
Parte dal suo libro “Per solo amore”, di cui è stata recentemente pubblicata una nuova edizione, la conversazione tenuta da don Guido Mazzotta nel salone parrocchiale della Pietà. (Corriere di Lamezia)
"L’Italia non ha mai coordinato e mai consegnato in Libia migranti raccolti in operazioni di soccorso coordinate o direttamente effettuate dall’Italia - sottolinea il capo del Viminale -. (Liberoquotidiano.it)
Da giorni, le Ong esultano e la sinistra non fa diversamente per la sentenza con la quale la Corte di Cassazione ha reso definitiva la condanna del comandante del rimorchiatore Asso 28 che, nel 2018, recuperò 101 migranti nel Mediterraneo, per poi portarle in Libia e darle in affidamento alla Guardia costiera. (ilGiornale.it)
Quella sentenza va letta bene, non va data alle sentenze una lettura di tipo politico o ideologico”. Così il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, a margine della sigla di un accordo in prefettura a Milano per la gestione dei beni confiscati alla criminalità organizzata, a proposito della sentenza della Corte di Cassazione che mette fuorilegge la prassi e gli accordi internazionali che prevedono sussidi alla Guardia Costiera libica affinchè freni i flussi migratori. (Qui News Valdera)
È quanto chiarisce la Quinta sezione della Corte di Cassazione nella sentenza, la numero 4557, con cui hanno reso definitiva la condanna del comandante del rimorchiatore Asso 28 che il 30 luglio del 2018 soccorse 101 persone nel Mediterraneo centrale e li riportò in Libia consegnandoli alle autorità locali. (NT+ Diritto)
Dice la Corte di Cassazione che consegnare i migranti alle motovedette della cosiddetta Guardia costiera libica è un reato di “abbandono in stato di pericolo di persone minori o incapaci e di sbarco e abbandono arbitrario di persone”. (left)