Putin e Zelensky bocciano la tregua: perché Ucraina e Russia dicono no

Vladimir Putin vede più vicini gli obiettivi della Russia in Ucraina, minaccia l'Occidente e la Nato, apre ai negoziati con Kiev ma pone condizioni irricevibili per Volodymyr Zelensky. Il presidente ucraino, a Bruxelles per partecipare al Consiglio europeo, bolla come "pazzo" il leader del Cremlino, che parla per oltre 4 ore nella tradizionale conferenza-fiume di fine anno. Cosa ha detto Putin Putin si siede davanti al microfono a Mosca poco dopo le 12 locali e si alza dopo le 16.30, quando ha offerto tutto il proprio repertorio. (Adnkronos)

Ne parlano anche altri giornali

MOSCA. Propaganda di guerra e apparenti aperture al dialogo con l’Ucraina, parole minacciose e tentativi di tranquillizzare su un’impennata dell’inflazione che definisce «allarmante». (La Stampa)

Composizione della tragedia russo-ucraina, liberazione della regione di Kursk, relazioni con l’Occidente, crollo del regime amico di Bashar al-Assad, legittimità di Zelensky. Il capo del Cremlino ha dato la sua lettura degli ultimi eventi all’annuale «Linea diretta» con la nazione. (L'Eco di Bergamo)

Lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin nella conferenza stampa di fine anno, a Mosca. «Noi possiamo firmare accordi solo con chi è legittimo, e solo la Rada (il parlamento ucraino, ndr) e il presidente della Rada sono legittimi», ha affermato il leader del Cremlino. (Corriere TV)

Putin e la conferenza stampa di fine anno: «In Ucraina stiamo avanzando». L'apertura su Zelensky, il cambio di direzione (un'ora dopo) e le parole su Berlusconi

Sfrontato nelle sue provocazioni, Putin, diversamente dai titoli dei giornali italiani, si è dichiarato disposto a trattare la pace in Ucraina anche con l’odiato presidente Zelensky. Che lui si era proposto di fare uccidere o comunque deporre con la cosiddetta operazione speciale disposta nel 2022 non mettendo nel conto né la resistenza degli ucraini né gli aiuti degli occidentali. (Start Magazine)

Il presidente ha riconosciuto che la Federazione sta affrontando i picchi dell’aumento dei prezzi, è “preoccupante”, ma ha rassicurato che l’economia è stabile “nonostante le minacce esterne”: “saremo capaci di affrontarla”. (Il Fatto Quotidiano)

Almeno per quel che lo riguarda, è una verità. All’ultima festa di compleanno del suo amico ed ex presidente della Germania Gerhard Schröder, dice, tutti hanno cantato in inglese, «anche le ragazze del coro di Hannover». (Corriere della Sera)