Ok a correttivo fisco su concordato e flat tax sostitutiva

Il consiglio dei ministri ha approvato in via definitiva il decreto correttivo sulle scadenze fiscali e concordato preventivo biennale. Lo fa sapere il viceministro dell'Economia Maurizio Leo in una nota. In particolare, spiega, si procede ad "una ridefinizione dei termini per la presentazione delle dichiarazioni, spostando al 31 ottobre la scadenza per l'invio delle dichiarazioni relative alle imposte sui redditi e all'Irap" e sul concordato preventivo biennale "viene introdotta un'imposta sostitutiva (flat tax) sul maggior reddito concordato con aliquote variabili dal 10 al 15 per cento in relazione al punteggio Isa". (Tuttosport)

Su altre fonti

È immaginato sostanzialmente per proporre un grande scambio a autonomi e partite Iva, le categorie che più facilmente rispetto ai dipendenti pubblici e privati riescono a nascondere al fisco parte dei propri guadagni. (L'HuffPost)

Al posto della più onerosa tassazione con l’Irpef ad aliquote crescenti in base al reddito, la soluzione che il viceministro all’economia, Maurizio Leo, e i suoi tecnici hanno deciso di adottare è quella di introdurre una flat tax sul differenziale tra la proposta accettata di concordato preventivo formulata dall’amministrazione finanziaria e il reddito dichiarato per il 2023. (Il Sole 24 ORE)

Alla luce degli ultimi ritocchi, tra cui la flat tax sul maggior reddito proposto dall’Agenzia delle Entrate, è bene analizzare quali sono i pro e i contro previsti per chi sceglierà di aderire al concordato preventivo biennale. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Concordato, tasse scontate. Rottamazione al 15 settembre

Il decreto correttivo di riforma fiscale approvato il 26 luglio dal Consiglio dei Ministri ha confermato le novità per il concordato preventivo biennale introducendo anche l’annunciata flat tax per le Partite IVA che aderiscono. (PMI.it)

La commissione Finanze del Senato chiede al governo di valutare l'ipotesi di abbassare notevolmente l'aliquota agli autonomi che decidessero di aderire al concordato preventivo biennale. Insomma un maxisconto. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Ulteriore limatura al ribasso per la percentuale dovuta nell’acconto di novembre. Diventa più flessibile la soglia (dal 50% al 30%) che consente l’uscita in caso di eventi straordinari. (NT+ Fisco)