Che c’è di bello. “Hey Joe” e i trami noiosi dei veterani Usa, Gallo debutta alla regia, i corvi di latta sono umani
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L’ANTEPRIMA «Le guerre le fanno gli uomini ma le conseguenze ricadono sulle donne e sui figli», afferma Claudio Giovannesi che alla Festa di Roma, sezione Grand Public, ha regalato emozioni forti con Hey Joe, protagonista un toccante James Franco tornato al cinema dopo le accuse di molestie sessuali lanciate in pieno #MeToo. (ilmessaggero.it)
Voleva l’ineffabile Alexander Pope, “il mare unisce i paesi che separa”. (Il Fatto Quotidiano)
"Hey Joe" di Giovannesi con James Franco: "La barriera linguistica è una metafora della vita" (La Stampa)
ROMA – Napoli, James Franco, il set e quella storia: al nostro Hot Corner della Festa del Cinema di Roma, ecco Francesco Di Napoli che in questa conversazione con Dario Cangemi racconta “Hey Joe” di Claudio Giovannesi. (The Hot Corn Italy)
Quello repentino, necessario e intenso, capace di alleviare i dolori e l’isolamento della guerra, più di ogni altra cosa. Non soltanto i corpi martoriati, che affollano i campi e i mari di battaglia, impossibilitati a far ritorno. (The Hot Corn Italy)
Penso che succederà». «La differenza di lingua esprime ulteriormente la barriera che esiste tra padre e figlio», racconta l'attore 46enne, che in Italia ha deciso di vivere per gran parte dell’anno, «Sto invecchiando, ma spero di diventare padre. (Vanity Fair Italia)