Arcangelo Correra morto a Napoli, la confessione di Renato Caiafa: «Mi ha mostrato il petto e mi ha detto di sparare»
Dal gioco alla sfida, dalla vita alla morte. Tutto in un attimo, quanto basta a devastare l’esistenza di due giovanissimi. Sono le cinque del mattino, in piazzetta Sedil Capuano, quando un gruppetto di amici si ritrova attorno a una pistola, la loro pistola. Ce l’ha in mano il più grande del gruppo, si chiama Renato Caiafa, che ha davanti a sé l’amico di sempre, parlamo del 18enne Arcangelo Correra. (ilmattino.it)
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Il gip non ha convalidato il fermo per Renato Caiafa ma ha disposto il carcere: la sua versione e quella degli amici vengono ritenute inverosimili, per il giudice l'arma era già in possesso dei giovani. (Fanpage.it)
A distanza di qualche giorno dal delitto di piazzetta Sedil Capuano e all'indomani dell'interrogatorio di garanzia dinanzi al gip, il quadro investigativo a carico del 19enne Renato Caiafa si sta arricchendo di particolari. (ilmattino.it)
È il contenuto dell'ordinanza con la quale il gip di Napoli ha disposto il carcere per Caiafa. tutti guardavano nella loro direzione e, una volta esploso il colpo, gli avevano urlato "cosa hai fatto"». (ilmessaggero.it)
A cura di Luca Leva “Stai con me”. Sarebbero state queste le ultime parole di Arcangelo Carrera, il giovane ucciso ferito mortalmente poco prima delle 5 di sabato scorso, in piazzetta Sedil Capuano a Napoli, con un proiettile in fronte partito da una pistola che in quel momento era tra le mani di un suo amico, Renato Caiafa. (Fanpage.it)
Gli inquirenti hanno recuperato il secondo proiettile inesploso, ma potrebbero esserci altri elementi ancora da chiarire, tant’è il cugino Renato Benedetto Caiafa è stato fermato per ricettazione dell’arma, ma non per l’omicidio. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
"Renà non mi lasciare": le ultime parole di Arcangelo prima di morire Il 19enne indagato per omicidio colposo è in carcere ma ripete: "E' stato un incidente" (Ottopagine)