Maurizio Fabbri eletto presidente dell'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna

Da Castiglione dei Pepoli alla guida dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna. Dalla montagna a Viale Aldo Moro. Maurizio Fabbri, classe 1977, arriva in abito scuro alla prima seduta del consiglio regionale e, già dai primi sorrisi, tradisce una certa emozione. Poco dopo, sarà Paolo Calvano, capogruppo del Pd, a proporre all’Aula sua elezione a presidente dell’Assemblea. Il voto arriva all’unanimità, centrodestra compreso. (il Resto del Carlino)

Ne parlano anche altri media

Con i suoi 30 anni, Anna Fornili era la più giovane consigliera dell’Emilia Romagna presente ieri per l’inaugurazione. Credo di essermela cavata bene. (il Resto del Carlino)

Dobbiamo essere quindi all’altezza della storia di questa terra e raccogliere il testimone di chi ci ha preceduto. (La Pressa)

Ecco invece gli altri membri, tra consiglieri e assessori. Ad aggiudicarsi il ruolo di presidente dell'Assemblea il membro del Partito Democratico Maurizio Fabbri eletto all'unanimità. (il Resto del Carlino)

"Pronta a difendere il mio Appennino"

Primo giorno di scuola per i consiglieri regionali dell’Emilia-Romagna. In un’Aula gremita (inizialmente presieduta da Giovanni Gordini, consigliere più anziano), il clou della mattinata sono le votazioni per il presidente dell’assemblea legislativa. (il Resto del Carlino)

Abiti per i consiglieri, la maggior parte in cravatta, e tailleur o tubini per le consigliere, seguendo la linea dei colori scuri. Una seduta composta – anche se con qualche errore di stile che rende gli outfit meno eleganti del previsto – come succede all’inizio di ogni nuovo percorso. (il Resto del Carlino)

Poi, però, 'picchia' sia sulla questione dell’equilibrio di genere "non rispettato dal centrosinistra", dopo l’appoggio dem ad altri due uomini (Fabbri alla guida del consiglio regionale, Paolo Calvano come capogruppo), sia sul contenuto del discorso del neopresidente dell’assemblea "non imparziale, come dovrebbe essere l’intervento di una figura istituzionale". (il Resto del Carlino)