Il ritrovamento del cadavere di Cecchettin e l'arresto di Turetta

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Luce INTERNO

Sabato 18 novembre arriva la notizia che ormai tutte e tutti temevano: la procura di Venezia annuncia di aver trovato il corpo di una ragazza, coperto da alcuni sacchi neri ai piedi di un canalone della val Caltea nella zona del comune di Barcis, in Friuli. Corpo che, nelle ore successive, verrà identificato come quello di Giulia Cecchettin. Dalle prime informazioni trapelate si parlava di almeno 20 coltellate oltre ad altre ferite dovute alle botte ricevute; dall'autopsia successiva si verrà a sapere che in reltà i fendenti sono stati almeno 75, a dimostrazione di una butalità e di un intento omicida freddo e senza scampo da parte dell'aggressore. (Luce)

Se ne è parlato anche su altri media

Quei femminicidi che non si fermano Il suo caso è diventato uno dei simboli dell’assurda e gratuita violenza contro le donne: 12 mesi di sdegno, anche nelle scuole, dove insegnanti e studenti si sono interrogati sul perché di tanto orrore verso il genere femminile. (Tecnica della Scuola)

Giulia Cecchettin: anniversario della morte per femminicidio (Nordest24.it)

Domani, lunedì 11 novembre, sarà passato un anno dalla morte di Giulia Cecchettin, assassinata da chi diceva di amarla e che ora sta confessando davanti alla corte d'Assise di Venezia ogni dettaglio del femminicidio dell'ex fidanzata. (Adnkronos)

«Ci vorrebbe un vocale per far sapere a tutti come dicevi tu "Ciao zio” e mi pareva di essere l’unico che avevi. “Un anno senza di te”. (ilgazzettino.it)