Coltellate alla testa alle 3 del pomeriggio: arrestati due minorenni a Milano
Coltellate alla testa alle 3 del pomeriggio: arrestati due minorenni a Milano Una furia omicida per "futili motivi privati", spiegano i carabinieri Getting your Trinity Audio player ready... MILANO – Quattro coltellate alla testa, poi per fortuna il coltello da cucina (23 centimetri) si è rotto. Calci e pugni sempre al capo, all’addome e alle gambe. Una furia omicida per “futili motivi privati”, spiegano i carabinieri, alle tre del pomeriggio in via Leopardi, vicinissimo al Castello Sforzesco, interrotta solo dall’intervento del personale dell’attiguo Tribunale dei minorenni (che ha permesso il ricovero immediato al Policlinico della vittima 18enne) dove presto compariranno due 17enni arrestati in due distinte fasi dai carabinieri della stazione Duomo. (Dire)
Ne parlano anche altre fonti
Le immagini delle telecamere di videosorveglianza sono chiare. Leggi tutta la notizia (Virgilio)
I provvedimenti sono stati adottati a seguito di quanto accaduto nel primo pomeriggio di mercoledì quando i Carabinieri della Stazione Duomo Principale sono intervenuti in via Leopardi, nei pressi della sede del Tribunale per i Minorenni, dove intorno alle 15 circa un giovane era stato violentemente aggredito da due coetanei, suoi conoscenti. (IL GIORNO)
MILANO – Due 17enni sono stati fermati dai carabinieri con l’accusa di tentato omicidio in concorso per aver accoltellato per futili motivi mercoledì scorso un conoscente di 18 anni per strada a Milano. (malpensa24.it)
La vittima era appena uscita da un'udienza quando è stato colpita. Il personale del 118 lo ha trasportato in codice giallo al Policlinico. (IL GIORNO)
Due 17enni sono stati arrestati dai carabinieri con l'accusa di tentato omicidio in concorso per aver accoltellato per futili motivi mercoledì scorso un conoscente di 18 anni per strada a Milano. (leggo.it)
I 17enni, che conoscevano la vittima, avrebbero aggredito il neomaggiorenne attorno alle 15: solo con l’intervento dei vigilantes del tribunale e la rottura dell’arma, cioè un grosso coltello da cucina da 23 centimetri di cui 12 di lama in ceramica, la violenta aggressione è finita. (Il Fatto Quotidiano)