Sì di Israele alla tregua in Libano. Netanyahu: "Ora possiamo concentrarci su Iran e Hamas"
Israele ha accettato la tregua il Libano promossa dagli Stati Uniti. A darne notizia è stato il premier Benjamin Netanyahu, riferendo la decisione assunta dal gabinetto di guerra in discorso televisivo in cui ha sottolineato che la durata del cessate il fuoco "dipende da quello che succede in Libano". (Secolo d'Italia)
Se ne è parlato anche su altri media
Benjamin Netanyahu ha annunciato che il gabinetto di sicurezza ha accettato la proposta di un accordo di cessate il fuoco di 60 giorni in Libano, ma che Israele manterrà la «libertà di azione» se Hezbollah dovesse violarne i termini. (Milano Finanza)
Cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah. Joe Biden e Benyamin Netanyahu hanno fatto sapere di aver parlato al telefono. Secondo l'accordo Israele manterrà la ‘libertà d'azione' contro Hezbollah. "A Hezbollah non sarà consentito di minacciare più la sicurezza di Israele", ha detto Biden dalla Casa Bianca, "non ci saranno truppe americane nel sud del Libano (Liberoquotidiano.it)
L’Alto rappresentante Ue, Josep Borrell a margine del G7 a Fiuggi ha fornito alcuni dettagli, l’accordo prevede la partecipazione di Francia e Stati Uniti: “I libanesi hanno accettato, hanno chiesto alla Francia di farne parte e la Francia vuole aiutare, ma questo è uno dei punti ancora mancanti, perché Israele non vuole che i francesi ne facciano parte, c’è un veto”. (Il Fatto Quotidiano)
La durata del cessate il fuoco in "dipende da che cosa succederà in Libano", ha dichiarato il premier israeliano Benjamin Netanyahu, annunciando il via libera del suo governo alla tregua con Hezbollah. (Liberoquotidiano.it)
Dopo 13 mesi di guerra,… (la Repubblica)
Dopo 13 mesi di combattimenti tra Israele ed Hezbollah, il Gabinetto di Sicurezza di Israele questa sera ha votato a favore di un accordo di cessate il fuoco per porre fine ai combattimenti in Libano. Prima della notizia rilanciata dall'emittente statunitense, il premier israeliano Benjamin Netanyahu era intervenuto in un discorso alla nazione per dichiarare che fosse arrivato il momento giusto per dire "sì" alla tregua con il suo principale nemico. (Today.it)