Piazza Affari, l’effetto S&P taglia gli oneri sul debito
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L’upgrade del merito di credito dell’Italia da BBB a BBB+ da parte di S&P, avvenuto lo scorso 11 aprile dopo anni che non si assisteva a una promozione, non rappresenta un beneficio solo per le casse pubbliche. La riduzione della percezione del rischio credito si trasmette a una parte importante del mercato, dando beneficio alle società controllate dallo Stato e alle banche. Quindici istituti di credito italiani o operanti in Italia hanno ottenuto una promozione. (Il Sole 24 ORE)
Ne parlano anche altre testate
S&P ha alzato il rating di lungo termine di Ferrovie dello Stato Italiane da "BBB" a "BBB+" con Outlook stabile. L'iniziativa è diretta conseguenza dell'upgrade al Rating della Repubblica Italiana - effettuato lo scorso 11 aprile 2025 dalla stessa agenzia - in virtù della metodologia applicata da S&P al Rating di FS. (Teleborsa)
L'agenzia parla anche di solida performance del mercato del lavoro, dei segnali di una crescita del prodotto potenziale superiore al passato, di un sistema bancario più solido e della stabilità del governo. (RaiNews)
Dbrs ha confermato i rating a lungo termine dell’Italia a BBB (high). Allo stesso tempo, Morningstar Dbrs ha confermato i rating dell’Italia a breve termine a R-1 (low). (Il Sole 24 ORE)

Per dare un senso alle sigle, spesso criptiche, si rammenta che S&P ha dieci livelli di rating che vanno dalla tripla A (AAA, come un 9 a scuola) a D (zero), il peggiore di tutti. I gradi, inoltre, sempre come i voti a scuola, possono avere un + o un – che li qualificano ulteriormente. (Il Dubbio)
Il giudizio di breve termine è stato poi confermato a 'A-2'. Lo comunica Fs in una nota, spiegando che «tale iniziativa è diretta conseguenza dell'upgrade al rating dell‘Italia - effettuato lo scorso 11 aprile dalla stessa Agenzia - in virtù della metodologia applicata da S&P al rating di Fs». (Il Messaggero)