Mattarella: “A volte ho promulgato leggi che non condividevo. Ma è un mio dovere”

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è intervenuto come ospite d'onore all'evento organizzato a Roma per celebrare i 25 anni dell'Osservatorio Permanente Giovani-Editori. Questa partecipazione sottolinea l'importanza che il Capo dello Stato attribuisce all'educazione civica e alla formazione dei giovani cittadini. Il Capo dello Stato ha fatto un lungo discorso, toccando diversi temi di attualità. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

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Mattarella ha incontrato gli studenti durante l'evento '25 anni di Osservatorio permanente giovani-editori' Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha incontrato gli studenti in occasione dell'evento '25 anni di Osservatorio permanente giovani-editori', presieduto da Andrea Ceccherini. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

I poteri dello Stato "non sono fortilizi contrapposti che cercano di sottrarre territorio l'uno all'altro". E' quanto ha detto oggi, 15 novembre, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incontrando gli studenti in occasione dell'evento '25 anni dell'Osservatorio permanente giovani-editori', presieduto da Andrea Ceccherini. (Adnkronos)

Sergio Mattarella si è sbottonato. "Più volte ho promulgato leggi che non condivido, che ritenevo sbagliate e inopportune, ma erano state votate dal Parlamento e io ho il dovere di promulgare a meno che non siano evidenti incostituzionalità. (il Giornale)

Mattarella: Con la tecnologia è quasi come un salto della specie, ma non bisogna farsi manipolare

Un evento che segna le celebrazioni per i 25 anni dell’Osservatorio stesso. E dell’intelligenza artificiale dobbiamo certamente cogliere i vantaggi perché è un ‘opportunità. (LA NAZIONE)

Che Paese siamo, in che Paese viviamo, se perfino il Presidente della Repubblica ammette pubblicamente di aver promulgato leggi che non gli piacevano? E perché non le ha elencate, queste leggi, anche se le prime tre, le prime cinque, di una lista destinata ad allungarsi, è piuttosto facile indovinarle? A qualcuno dei ragazzi che ascoltavano Mattarella, ieri, magari saranno passate per la testa domande come queste. (La Stampa)

"E' quasi un salto di specie quello che si sta realizzando con le novità che la scienza felicemente ci consegna. Certo non basta sapere digitare su una tastiera per poter essere padroni degli strumenti. (Il Sole 24 ORE)