Esplosione a Calenzano, cinque vittime e ventisei feriti

Esplosione a Calenzano, cinque vittime e ventisei feriti
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INTERNO

L'esplosione avvenuta il 9 dicembre scorso nel deposito Eni di Calenzano, in provincia di Firenze, ha provocato cinque vittime e ventisei feriti. Le salme delle vittime, tra cui Gerardo Pepe di Sasso di Castalda e Franco Cirelli di Cirigliano, sono ancora a disposizione dell'autorità giudiziaria presso l'istituto di Medicina legale di Careggi per ulteriori accertamenti, nonostante le autopsie siano già state effettuate. Si spera di poterle restituire alle famiglie entro la prossima settimana.

Secondo le prime ipotesi emerse dall'inchiesta della Procura di Prato, l'esplosione potrebbe essere stata innescata dalla vicinanza di un carrello sollevato tramite un macchinario alla nube di vapori di carburanti formatasi nei pressi della pensilina numero 6. Al momento dell'incidente, erano in corso due operazioni di manutenzione, una delle quali riguardava proprio il sollevamento del carrello. La concomitanza di queste operazioni potrebbe aver contribuito all'innesco dell'esplosione, che ha causato la tragica perdita di vite umane e numerosi feriti.

Le indagini proseguono per chiarire ulteriormente le dinamiche dell'incidente e accertare eventuali responsabilità. La Procura di Prato sta lavorando intensamente per raccogliere tutte le informazioni necessarie e garantire che venga fatta giustizia per le vittime e le loro famiglie.