Manovra, da medici e farmacie sì alle ricette elettroniche ma ci sono criticità
La completa digitalizzazione delle ricette mediche prevista dalla Legge di bilancio raccoglie consensi ma solleva preoccupazioni tra gli operatori sanitari. Il presidente della Federazione dei Medici... Leggi tutta la notizia (Virgilio)
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– Addio alla ricetta medica bianca, così come all’annosa difficoltà nell’interpretare la grafia dei medici: la legge di bilancio attualmente in discussione prevede che “tutte le prescrizioni a carico del Servizio sanitario nazionale, dei servizi territoriali per l'assistenza sanitaria al personale navigante, marittimo e dell'aviazione civile e dei cittadini sono effettuate nel formato elettronico”. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
In realtà il provvedimento era in incubazione da tempo, e conferma una linea politica che la presidente del consiglio ha ratificato nel corso del suo ultimo viaggio americano, dove ha rassicurato i suoi veri alleati che non è più la Casa Bianca, ma direttamente i vertici dei grandi gruppi monopolistici della Silicon Valley. (L'HuffPost)
La Manovra prevede all’articolo 54 che “tutte le prescrizioni a carico del Servizio sanitario nazionale, dei servizi sanitari per l’assistenza a personale navigante, marittimo e dell’aviazione civile (Sasn), e dei cittadini saranno in formato elettronico”. (StatoQuotidiano.it)
Il provvedimento riguarda la ricetta bianca per i farmaci di fascia C, quelli a carico del cittadino, ossia a pagamento, come ad esempio gli ansiolitici. (RaiNews)
Ricetta dem Per i medici di famiglia con la completa dematerializzazione della ricetta, ma anche abolendo i piani terapeutici, passando alla multiprescrizione per i cronici e implementando una piattaforma digitale per le inadempienze prescrittive, si andrebbe a ridurre la burocrazia che impatta sulla loro attività ambulatoriale. (Farmacista33)
Piena apertura delle farmacie alle ricette elettroniche, ma vanno studiare misure per garantire comunque un servizio nelle situazioni in cui si verificano problemi di connessione: è questa la posizione della Federazione nazionale dei titolari di farmacia italiani, che aveva segnalato il problema già a fine ottobre e poi all’inizio di novembre in occasione di ripetuti problemi tecnici sulla rete. (Gazzetta di Parma)