Acca Larentia, in centinaia fanno il saluto romano. Un passante urla «Viva la resistenza»: identificato dalla polizia

Il grido con i nomi delle vittime della strage di Acca Larenzia a Roma. Il presente ripetuto tre volte, col saluto romano. Come ogni anno, centinaia di aderenti a CasaPound e altri militanti di estrema destra hanno commemorato i morti dell'agguato del 7 gennaio 1978, dove furono uccisi i due giovani appartenenti al Fronte della Gioventù, Franco Bigonzetti e Francesco Ciavatta, e poco dopo Stefano Recchioni a seguito degli scontri con le forze dell' ordine. (leggo.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Tutti in attesa spasmodica della commemorazione della strage di 47 anni fa nella quale vennero lasciati sul selciato senza vita tre giovanissimi militanti del Fronte della Gioventù: Francesco Ciavatta, Franco Bigonzetti e Stefano Recchioni. (Secolo d'Italia)

Acca Larentia, Rocca attacca Gualtieri su rimozione targa: "Provocazione inutile" 07 gennaio 2025 (Il Sole 24 ORE)

Oggi, martedì 7 gennaio, si ricorda la strage di Acca Larentia. E come ogni anno si riaccende la polemica politica. E a puntare il dito contro chi, da sinistra, rifiuta di ricordare le vittime ecco scendere in campo Fabio Rampelli, deputato di Fratelli d'Italia e vicepresidente vicario della Camera. (Liberoquotidiano.it)

Acca Larenzia, il Comune: "La targa? Inutile una gara a togliere e rimettere"

Maurizio Gasparri attacca la Procura di Roma che, per il senatore di Forza Italia, non ha mai voluto scoprire i responsabili della strage di Acca Larentia del 7 gennaio 1978 a Roma. "Si apriranno sicuramente le polemiche per le commemorazioni di Acca Larentia. (Liberoquotidiano.it)

E' riapparsa in via Evandro la targa abusiva in ricordo di Stefano Recchioni che era stata rimossa dall'amministrazione capitolina il 30 dicembre scorso, dopo le proteste pervenute da vari esponenti politici e dell'Anpi. (Sky Tg24 )

La ricerca della pacificazione non passa su una competizione di mettere e togliere targhe, ma sulla ricerca nelle parole e nei gesti di un linguaggio condiviso che chiuda una storia che attraversa da 50 anni una lettura condivisa di quei fatti. (Tiscali Notizie)