Lega, Ue arrogante,non più rinviabile gruppo dei patrioti

Lega, Ue arrogante,non più rinviabile gruppo dei patrioti
Alto Adige INTERNO

ROMA "Davanti all'arroganza di Bruxelles, che sulle nomine si comporta come se nulla fosse dopo il voto dei cittadini, e che non aspetta l'esito delle elezioni francesi, è quantomai necessario unire le forze di chi vuole cambiare l'Europa e offrire una alternativa alle sciagurate sinistre. Come auspicato più volte da Matteo Salvini, non è più rinviabile un grande gruppo per radunare i patrioti europei". (Alto Adige)

La notizia riportata su altri giornali

Il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani ha negato che le parole dell'altro vicepremier (e ministro dei Trasporti) Matteo Salvini abbiano avuto un impatto sulle trattative per le posizioni al vertice dell'Unione Europea. (La Stampa)

Giorgia Meloni ha parlato delle scelte compiute come sbagliate «nel merito e nel metodo». Il suo vicepremier di FI, Antonio Tajani, ha parlato solo di errori «di metodo». (Corriere della Sera)

«Colpo di Stato europeo»: se qualcuno, all'interno del centrodestra, pensava che Matteo Salvini preferisse mantenere un certo understatement in attesa dell'esito definitivo della partita sulla nomina di Ursula von der Leyen, è rimasto decisamente deluso. (Il Dubbio)

Destra europea: divisi alla meta - L'Opinione

E invece la non irresistibile ascesa dei partiti di destra conservatrice, nazionalista, sovranista ed estrema alle elezioni europee del 6-9 giugno si sta trasformando in un’enorme bolla di sapone, lasciando a terra un campo ancora più diviso e litigioso, che non tocca palla e si divide al Consiglio Europeo e – anziché unirsi – si scinde in ancora più pezzi al Parlamento Ue. (EuNews)

Salvini, che è anche segretario della Lega, aveva detto: "Quello che sta accadendo sulle nomine puzza di colpo di Stato". Per Tajani, che è anche segretario di Forza Italia, "la trattativa la fa la premier per conto dell'Italia, non per conto delle forze politiche di maggioranza. (la Repubblica)

Guardare il gran bazar che è il Parlamento europeo per credere. (L'Opinione delle Libertà)