Batosta per il Comune di Firenze, il Tar conferma il NO ai 55 milioni per il restyling dello stadio Franchi

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Labaro Viola SPORT

Brutte notizie per il Comune di Firenze in ottica del restyling dello stadio Franchi previsto con fondi del PNRR, in merito alla sottrazione di 55 milioni di euro richiesta dal Governo italiano e contro la quale aveva fatto ricorso al TAR del Lazio. Ricorso respinto, ecco cosa si legge nella nota ufficiale: “Questa mattina abbiamo appreso della sentenza del Tar Lazio con la quale è stato respinto il ricorso del Comune di Firenze contro il decreto di definanziamento deciso dal governo relativo ai 55 milioni di euro per la riqualificazione dello stadio Franchi. (Labaro Viola)

Su altri media

foto di Federico De Luca (Firenze Viola)

Sulla vicenda legata al restyling dello stadio della Fiorentina, si è espresso su Twitter anche il politico ed ex Sindaco di Firenze Matteo Renzi. (fiorentinanews.com)

Una delle notizie che ha attirato maggiormente l'attenzione dei lettori nella giornata odierna su , è stata quella che riguarda il Tar del Lazio che ha respinto il ricorso del Comune di Firenze in merito ai 55 milioni tolti dal Governo per il restyling del Franchi (Firenze Viola)

Il Sindaco di Firenze Dario Nardella ha parlato così dopo la sentenza del Tar che ha respinto il ricorso del Comune sullo stadio Artemio Franchi: "Innanzitutto ci tengo a dire che la sentenza del Tar non influisce in alcun modo sulla gara in corso, bandita sulla base delle risorse già sicuramente disponibili, per cui andiamo avanti regolarmente. (Firenze Viola)

Il punto di non ritorno è già stato superato da un pezzo. (Corriere Fiorentino)

Di Antonio Passanese Non c’è stata, allo stato, disparità tra le opere di Venezia e lo stadio Franchi di Firenze come sostenuto da Palazzo Vecchio nei motivi aggiunti del ricorso ma, soprattutto le perplessità della Commissione europea che ha portato al definanziamento dei 55 milioni di euro dei fondi Pnrr per le aree degradate erano legate sia al presunto illegittimo ’aiuto di Stato’ secondo la normativa europea che ai dubbi sull’effettivo requisito della vulnerabilità dell’area. (LA NAZIONE)