Stellantis, i risultati del primo semestre segnalano una brutta performance in Nord America

Gli scarsi risultati di vendita nel mercato nordamericano sono state indicate come la causa principale del crollo del 48% degli utili netti di Stellantis nella prima metà del 2024. Il gruppo automobilistico, che possiede diversi marchi noti a livello nazionale e internazionale, più di qualsiasi altro grande gruppo, ha registrato ricavi di soli 85 miliardi di euro, segnando una diminuzione del 14% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. (ClubAlfa.it)

Ne parlano anche altri media

Perché Stellantis delude il mercato Dopo i risultati negativi di Iveco nel secondo trimestre del 2024, che hanno causato il crollo del titolo in Borsa, un’altra società del gruppo Exor di John Elkann – cioè la casa automobilistica Stellantis, proprietaria di marchi come Fiat, Citroen e Jeep – è in difficoltà. (Start Magazine)

L’utile operativo rettificato è di 8,5 miliardi di euro, in diminuzione di 5,7 miliardi di euro («soprattutto per cali in Nord America»). (Il Sole 24 ORE)

Stellantis chiude un semestre difficile con ricavi e utili in forte calo e a Piazza Affari il titolo, in pesante flessione dall'inizio della seduta, cede a fine giornata l'8,7% a 16,67 euro, dopo essere arrivata a perdere in apertura oltre l'11%. (Corriere della Sera)

La Maserati potrebbe tornare sotto il controllo della Ferrari

Elevati volumi: alla stessa ora erano passate di mano circa 11,5 milioni di azioni. Alle ore 13.03 il titolo lasciava sul terreno il 8,49% a 16,71 euro, dopo aver oscillato tra un minimo di 15,96 euro e un massimo di 17,088 euro. (SoldiOnline.it)

La mancanza di nuovi prodotti all’orizzonte, con il rinvio ufficiale al 2028 della nuova Quattroporte, e una strategia industriale incompleta stanno aggravando la crisi del marchio. Stellantis sta valutando la possibilità di cedere Maserati, nonostante l’impegno attuale a valorizzare il marchio. (Autoappassionati.it)

La Maserati non un buon momento e nel primo semestre del 2024 ha più che dimezzato le vendite globali rispetto all’anno precedente, scendendo sotto i 1.100 veicoli al mese. (AlVolante)