Holy Shoes, la recensione: Le scarpe magiche di Luigi Di Capua

"Follow the money" ("segui i soldi"), recitava la frase iconica di Tutti gli uomini del presidente, ma forse in questo caso sarebbe meglio dire "follow the shoes" ("segui le scarpe"). Nella black comedy di Luigi Di Capua, Holy Shoes, non sono i soldi ma un paio di scarpe, "sacre" come dice il titolo, a guidare il pubblico attraverso le ossessioni, la rabbia e le frustrazioni di una girandola di personaggi. (Movieplayer)

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Presentato Fuori concorso al 41/o Torino Film Festival, nella sezione “La prima volta”, Holy Shoes è l’opera prima del regista Luigi Di Capua. Nel cast, fra gli altri, troviamo Carla Signoris, Simone Liberati, Isabella Briganti, Denise Capezza, Ludovica Nasti e Orso Maria Guerrini. (Taxidrivers.it)

Del cast fa parte Simone Liberati, che abbiamo avuto il piacere di intervistare parlando di grandi temi ma anche di gel per capelli e sneakers. (ComingSoon.it)

A l cinema con il film Holy Shoes, l’attrice Isabella Briganti si racconta a The Wom ripercorrendo il suo percorso di vita, oggi libero dalla tirannia del desiderio e delle costrizioni sociali. (The Wom)

Holy Shoes, il cast alla première a Roma

Dopo essere passato al Festival di Torino, sebbene non in concorso e nonostante fosse un’opera prima, arriva questa settimana al cinema Holy Shoes, il debutto alla regia di Luigi Di Capua. Di Capua è emerso insieme a Luca Vecchi e Matteo Corradini come parte del collettivo ThePills, in cui era attore e sceneggiatore. (BadTaste.it Cinema)

Sbarca nei cinema dopodomani, distribuito da Academy Two, uno dei debutti italiani più interessanti delle ultime stagioni: Holy Shoes, opera prima di Luigi Di Capua, sceneggiatore e attore già nel gruppo comico dei The Pills, protagonisti Simone Liberati, Carla Signoris, Denise Capezza, Ludovica Nasti, Orso Maria Guerrini, Tiffany Zhou. (ilmessaggero.it)

Simone Liberati, Carla Signoris, Isabella Briganti, Ludovica Nasti, Denise Capezza, Tiffany Zhou, Raffaele Argesanu e Drefgold sono protagonisti di un racconto corale che narra la schiavitù odierna della società rispetto agli oggetti materiali, come le scarpe. (Ciak Magazine)