Tesla, Bocchino contro Piccolotti: "Politicizzare una macchina è una follia"
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Il direttore editoriale del Secolo d'Italia torna sulle polemiche: "E' come se uno di destra vendesse una Fiat perché Elkann è il padrone di Repubblica..." Oggi la Tesla, la macchina di Elon Musk, è diventata un oggetto politico. Viene boicottata in giro per il mondo e calano le vendite in Italia, perché comprare una Tesla ha un significato ideologico, come dimostrano anche le polemiche legate alla scelta di Elisabetta tti e Nicola Fratoianni (moglie e marito, deputata e leader di Avs) di vendere una macchina che evidentemente li imbarazza. (Adnkronos)
Se ne è parlato anche su altre testate
In più tti sostiene di non fare politica contro i beni di lusso: "Chiediamo un fisco più giusto e progressivo e una tassazione sui patrimoni, ovvero che chi ha di più contribuisca in modo equo. La deputata di Alleanza Verdi e Sinistra dice di averla comprata perché "coerente con le nostre politiche ecologistiche". (Today.it)
E in effetti lo sarebbe, se si chiamassero Meloni, Salvini, forse anche Calenda o Gentiloni. Ma se chi guida la Tesla guida anche il più importante partito anticapitalista del Paese, la notizia non è che ha deciso di vendere un’auto da «borghesi», ma che in precedenza aveva deciso di comprarla. (Corriere della Sera)
Chi per decenni ha predicato la transizione ecologica, nel momento in cui ne diventa protagonista, subisce il linciaggio pubblico. (GLI STATI GENERALI)
Lei e il marito Nicola Fratoianni, che di Avs è leader, sono infatti tra i più critici e battaglieri nei confronti di Elon Musk e trovarsi in casa una Tesla è causa di un inaspettato imbarazzo. A Elisabetta tti, deputata di Alleanza Verdi e Sinistra, titolare di un'auto elettrica Tesla rilevata in leasing, costo 47 mila euro, non rimane ora che rammaricarsene. (Corriere della Sera)
Se poi ci aggiungiamo che un convinto operaista come Fratoianni giustifichi “l’acquisto imperialista” dicendo che costava poco (47mila euro, cioè almeno due anni di stipendio di un precario), il gioco è fatto: il movimentismo liquido della sinistra è evaporato allo stato gassoso. (L'Opinione)
«È fatta da tanti ingegneri e tecnici efficienti, non solo da Musk» ha detto Crisanti, che ha sottolineato: «Se dovessimo liberarci di tutto quello che eticamente non ci piace allora pure tutta l'architettura razionalista, perché vicina al fascismo, andrebbe distrutta. (ilmessaggero.it)