Due ragazze uccise da chi non accetta un no, a Roma e Messina gli assassini hanno confessato
DUE RAGAZZE, UNA STORIA COMUNE Sara e Ilaria. Entrambe studentesse fuori sede. Accomunate anche dall’età, 22 anni, e da un destino atroce: chi le corteggiava, chi diceva di amarle, le ha uccise; con brutalità. Incapaci di accettare un NO. Dopo aver cercato di fuggire e di depistare, una volta braccati gli assassini hanno confessato. A Messina Stefano Argentino, 27 anni, ha ammesso di aver ucciso Sara Campanella: lui aveva una sorta di ossessione nei suoi confronti, lei non ricambiava questo interesse. (rtl.it)
La notizia riportata su altre testate
A dirlo l’avvocato Raffaele Leone, al termine dell’interrogatorio di Stefano Argentino, in carcere a Messina per il femminicidio di Sara Campanella, la studentessa di Misilmeri uccisa lunedi’ sul viale Gazzi a Messina. (GrandangoloAgrigento)
Nordio su femminicidi: “Alcune etnie non hanno la nostra sensibilità verso le donne” Parlando a Salerno, Carlo Nordio ha affrontato il tema della violenza di genere, sottolineando i limiti dell'intervento penale nel contrastare il fenomeno: “È illusorio che l'intervento penale, che già esiste e deve essere mantenuto per affermare l'autorità dello Stato, possa risolvere la situazione”. (Il Giornale d'Italia)
Si è certo reso conto della gravità dei fatti, è estremamente prostrato". "Non so dire se è pentito - ha aggiunto al termine dell'interrogatorio di garanzia- E' molto chiuso". (Tiscali Notizie)
Prima di tutto, da sorella di una vittima, esprime la sua profonda vicinanza alle famiglie e agli amici di entrambe le studentesse uccise per mano di coetanei, poi su Instagram dà voce alla sua rabbia: "Vedo ancora troppo poche narrazioni accettabili riguardo ai femminicidi. (RaiNews)
Il dolore dei genitori di Sara Campanella La promessa del fratello Claudio su Instagram (Virgilio)
Nel pomeriggio, sulle scalinate all'esterno della facoltà di Scienze Politiche della Sapienza, Cambiare Rotta e Donne De Borgata hanno affisso uno striscione di protesta. Lo striscione di Cambiare Rotta e Donne De Borgata (la Repubblica)