Il grande affare dei vaccini Covid: gli stati pagano la ricerca, Big Pharma decide e incassa miliardi

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L'Espresso INTERNO

Trenta miliardi. È questa la cifra che gli Stati, Usa e Unione Europea in primis, hanno speso per finanziare la ricerca e lo sviluppo dei vaccini. Mentre le case farmaceutiche, che si sono arricchite vendendo i risultati di quegli investimenti pubblici, hanno messo di tasca propria solo 16 miliardi per la ricerca e sviluppo. A posteriori, nei due anni successivi all’inizio della pandemia, le principali multinazionali farmaceutiche Pfizer, BioNTech, Moderna e Sinovac hanno registrato profitti per circa 90 miliardi di dollari dalla vendita di vaccini e farmaci contro il Covid-19. (L'Espresso)

Su altre fonti

“Abbiamo appreso che lo stato di salute del fiume Sacco è stato portato all’attenzione nazionale attraverso un’apposita interrogazione parlamentare. “Quindi auspichiamo, nel contempo, che pari attenzione da parte degli Enti preposti sia dedicata all’importanza strategica di adeguate infrastrutture di servizio, nonché alla più volte ribadita esigenza di una semplificazione e trasparenza dei procedimenti autorizzativi soprattutto in materia ambientale: è infatti imprescindibile creare i presupposti per consentire ad un sistema industriale di fare tutela facendo sviluppo, e sviluppo facendo tutela, nella consapevolezza che questa sia la chiave per evitare di vedere allontanate alternative di progresso per tutto il comprensorio di riferimento”. (Frosinone News)

Una ricerca della Statale di Milano svela che Usa, Paesi europei e altri hanno messo a disposizione 30 milardi contro i 16 dei produttori. Il Forum DD: "Gli extra profitti dell'industria non sono giustificati dal rischio di mercato che si è assunta" (la Repubblica)

Nella corsa ai vaccini anti-Covid il rischio finanziario più grande è stato sostenuto dagli Stati e non dalle case farmaceutiche. I primi - tra sovvenzioni a fondo perduto per ricerca e sviluppo, e accordi di acquisto prima ancora che i vaccini venissero autorizzati – hanno sborsato 30 miliardi; le seconde “solo” 16. (Avvenire)

Un rischio a cui non ha corrisposto un potere di decisione sui prezzi e sulla distribuzione, con gravi oneri per l’interesse collettivo. Uno studio redatto su richiesta del Parlamento Europeo, presentato giovedì, ha mostrato la forte prevalenza del rischio finanziario assunto dal pubblico rispetto al privato nella produzione dei vaccini contro Covid-19. (la Repubblica)

Usa e Unione Europea hanno messo di tasca propria ben 30 miliardi per la ricerca, mentre le gradi case produttrici del vaccino anticovid nella ricerca avrebbero messo solo 16 miliardi. (Corriere Salentino)