Semiconduttori in calo

Le borse europee scambiano contrastate, con l’indice Stoxx 600 in ribasso dello 0,43%. Debole la borsa di Amsterdam, con l’Aex che lascia sul terreno l’1,71% penalizzata dai semiconduttori, dopo i timori che le pressioni degli Stati Uniti possano implicare restrizioni più severe sull'export di chip in Cina. I titoli più colpiti dell’indice olandese sono Asml (-10,60%), Asm International (-7,87%) e Be Semiconductor (-6,47%). (Milano Finanza)

La notizia riportata su altri media

L’indice S&P 500 ha perso lo 0,88%, interrompendo una sfilza di sei giorni di chiusure ai massimi storici. L’ultima seduta di Wall Street ha fatto scattare un campanello d’allarme per gli investitori. (Borsa e Finanza)

La ragione del deterioramento del sentiment è dovuta alle notizie dei media secondo cui gli Stati Uniti avrebbero avvertito i loro alleati che applicheranno le più severe restrizioni commerciali alle aziende che continuano a fornire alla Cina la tecnologia avanzata dei semiconduttori (XTB)

I listini azionari statunitensi procedono la seduta contrastate. Il Dow Jones sale dello 0,3% mentre l’S&P cala dell’1,22% e il Nasdaq del 2,4%. Uni dei governatori della Fed Christopher Waller ha suggerito il 17 luglio che il taglio dei tassi di interesse è imminente, a patto che non ci siano grosse sorprese su inflazione e occupazione. (Milano Finanza)

Wall Street: Nasdaq KO con dato inflazione Usa-scommesse tassi Fed. Fuga dai Magnifici 7: rotazione verso questi titoli?

In evidenza i colossi attivi nel settore dei semiconduttori. I principali indici azionari statunitensi registrano performance miste. (SoldiOnline.it)

Marvell Technology Seduta mista per Wall Street, con il Nasdaq in profondo rosso per i ribassi dei titoli della tecnologia e in particolare del settore dei chip, dopo indiscrezioni per possibili restrizioni più severe sulla fornitura di tecnologia avanzata alla Cina e i commenti su Taiwan del candidato presidenziale repubblicano Donald Trump. (LA STAMPA Finanza)

Wall Street chiude in rosso, con lo S&P 500 e il Nasdaq Composite che soffrono la seduta peggiore dal 30 aprile, nonostante il dato CPI relativo all’inflazione degli Stati Uniti rafforzi le scommesse dei trader su un taglio dei tassi della Fed a settembre. (Finanzaonline)