Alberto Trentini fermato in Venezuela

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INTERNO

Alberto Trentini, cooperante italiano con oltre dieci anni di esperienza nel settore dello sviluppo e umanitario, è detenuto in Venezuela da due mesi. Arrestato il 15 novembre scorso mentre si trovava in missione umanitaria per aiutare persone con disabilità, Trentini non ha ricevuto accuse formali. La famiglia, tramite l'avvocato Alessandra Ballerini, ha lanciato un appello al Governo italiano affinché intensifichi gli sforzi diplomatici per riportarlo a casa e garantirne l'incolumità.

Trentini, che ha lavorato con ONG internazionali in Sud America, Etiopia, Nepal, Grecia e Libano, è stato fermato dalle autorità venezuelane senza che gli venisse contestata alcuna imputazione. La mancanza di notizie ufficiali sul suo stato ha aumentato l'angoscia dei familiari, preoccupati anche per le sue condizioni di salute e la necessità di medicine.

L'avvocato Ballerini, che assiste anche i genitori di Giulio Regeni, ha sottolineato l'urgenza di un intervento diplomatico per risolvere la situazione. La madre di Trentini ha espresso la sua preoccupazione, evidenziando come la famiglia, sebbene unita e solidale, stia vivendo momenti di grande angoscia.

Il caso di Alberto Trentini si inserisce in un contesto delicato, con il recente rilascio della giornalista romana Cecilia Sala, che aveva sollevato preoccupazioni simili.