Emanuela Orlandi, dalla presunta «trattativa» con la procura romana all'estumulazione della tomba: «Il fascicolo? Chiedete al Vaticano»
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Emanuela Orlandi, nuovo capitolo. Quest'oggi è stato ascoltato l'ex capo della Gendarmeria vaticana, Domenico Giani. La Commissione bicamerale di inchiesta ha voluto sentire, durante l'audizione, Giani ponendogli una domanda riguardo alla presunta «trattativa» con la procura di Roma, nel 2012, quando Giancarlo Capaldo era titolare del fascicolo sulla scomparsa della ragazzina vaticana. Pietro Orlandi: «Mia sorella Emanuela usata da Wojtyla per fare la vittima» Emanuela Orlandi, l'ex fidanzato di Mirella Gregori interrogato: dal collegamento con Avon alla lite, cosa ha rivelato Quando sorse la questione della estumulazione della tomba di Renatino De Pedis dalla basilica di Sant'Apollinare, «mi chiesero di prendere contatti con il dottor Capaldo, chiaramente, la richiesta proveniva dalla segreteria di Stato e da mons. (leggo.it)
La notizia riportata su altre testate
Era il 22 giugno 1983 quando Emanuela faceva perdere le tracce di sé in Corso Rinascimento, territorio italiano, terminata la consueta lezione di musica nella scuola di Sant’Apollinare. Con tre inchieste attualmente aperte, una alla Procura di Roma, una alla Procura vaticana e una straordinaria come quella che sta conducendo la Commissione di inchiesta bicamerale che si riunisce ogni giovedì a San Macuto, sul caso Orlandi 41 anni dopo, qualche ombra comincia a diradarsi. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
“Il nome Orlandi è diventato un tabù in Vaticano,” ha aggiunto, … “Hanno voltato le spalle a Emanuela e alla nostra famiglia”. (Repubblica Roma)
Il criminale a cui si riferisce Giani è Enrico “Renatino” de Pedis. (Il Fatto Quotidiano)
– Prima la “pista bulgara” che collega l’attentato al Papa ai servizi segreti comunisti. Nel mezzo le allusioni su un ruolo del Vaticano nel tentato omicidio di Giovanni Paolo II e quelle sull’ordine ricevuto da Khomeini in persona. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Per la famiglia di Emanuela Orlandi è una novità clamorosa. (ilmessaggero.it)
Un mistero a cui nessuno è ancora riuscito a dare una risposta. E ha risposto in merito alla presenza della tomba di Enrico De Pedis all'interno di Sant'Apollinare: «Io non so perché era lì, non me ne sono mai occupato, non faceva parte dei miei compiti. (ilmattino.it)