Salvini e Nordio rilanciano la riforma della giustizia: bene così
Salvini e Nordio rilanciano su riforma della giustizia. Il corriere della sera affida a Monti l’editoriale perchè il senatore a vita replichi alla replica della Meloni. Giubileo, mancano i lavori. Attentato in Germania è colpa di Musk e Borgo se ne accorge. Siamo morti: dal 25 una tesla aziendale è più conveniente di una 500: tutto previsto nella finanziaria. Feltri sull’infelicità degli Agnelli. Bella intervista di Nicola Carraro sul nonno Rizzoli (Nicola Porro)
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"Le sentenze di assoluzione di Renzi e Salvini sono la riprova, semmai ce ne fosse bisogno considerando i quotidiani esiti dei processi in tutti i tribunali d'Italia, che le decisioni dei giudici... (Virgilio)
Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev "La mia condanna sarebbe stata un disastro, avrebbe significato che scafisti e trafficanti di tutto il mondo avrebbero saputo dove portare i loro loschi traffici, è una soddisfazione. (Il Sole 24 ORE)
Anche quello assolutorio è un esito fisiologico. Salvatore Casciaro, segretario generale Anm, il centrodestra dice che quello a Salvini per Open Arms era un processo inutile che non andava nemmeno celebrato. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Ogni sentenza di assoluzione implica un errore giudiziario, lo diceva il leggendario avvocato Francesco Carnelutti e lo ha confermato la decisione dei magistrati nel processo a Matteo Salvini. Della lezione del Carnelutti, all’Associazione nazionale magistrati sanno poco, direi niente, visti i commenti dopo la sentenza. (Liberoquotidiano.it)
La dimostrazione di come i giudici agiscano in autonomia, senza accodarsi tacitamente alle richieste della pubblica accusa. I politici finiti a processo sono stati assolti e prosciolti, nonostante le richieste di pena e di rinvio a giudizio. (Il Fatto Quotidiano)
Così il magistrato Gaetano Bono, sostituito procuratore generale a Caltanissetta. (Adnkronos) – “Le sentenze di assoluzione di Renzi e Salvini sono la riprova, semmai ce ne fosse bisogno considerando i quotidiani esiti dei processi in tutti i tribunali d’Italia, che le decisioni dei giudici non sono influenzate dalla comunanza di carriera coi pubblici ministeri”. (CremonaOggi)