La fuga e la paura di Giorgia Meloni dopo il no di FdI a von der Leyen: «Ma devo ancora trattare con lei»

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«Dove ci sono socialisti e verdi non possiamo esserci noi». E quindi alla fine Giorgia Meloni ha scelto la coerenza nel voto su Ursula von der Leyen al Parlamento Europeo. Fratelli d’Italia ha detto no all’ex ministra della Difesa tedesca e il secondo mandato alla presidenza della Commissione Europea comincia senza i voti dell’Italia. Ma la premier ha scelto di non metterci la faccia. E la voce. A parte il video di 49 secondi lanciato sui social dalla presidenza del Consiglio in cui parla di «coerenza» e dice: «Non ho ragione di ritenere che la nostra scelta possa compromettere il ruolo che verrà riconosciuto all’Italia dalla Commissione». (Open)

Se ne è parlato anche su altri media

E’ stata rieletta presidente della Commissione Europea per un secondo mandato, dal 2024 al 2029. Ursula von der Leyen ce l’ha fatta solo grazie ai Verdi. (Adnkronos)

Questo non comprometterà la collaborazione che il governo italiano e la Commissione europea hanno già dimostrato di saper portare avanti su molte materie, come per esempio la materia della migrazione. (Adnkronos)

Giorgia Meloni ha commesso il primo grande passo falso della sua carriera da Presidente del Consiglio. Con il voto contrario alla rielezione di Ursula von der Leyen la premier annulla un percorso di legittimazione presso le istituzioni europee e di collaborazione con la Commissione che ha caratterizzato l’ultimo anno e mezzo di governo. (Le Grand Continent)

Europa, Tajani: "L'elezione di Von der Leyen dà segnale di stabilità a mercati"

E poi avanti tutta per l'Europa". C'è molto da fare e sono piena di idee per il prossimo mandato. (la Repubblica)

Ma che razza di furbata sarebbe dire vi diciamo se la abbiamo votata dopo che è stata votata? E che gioco delle tre carte sarebbe non rivelare quanto già deciso, così come messo in chiaro dal ministro cognato alla Ripartenza, ‘noi con Ursula tutta la vita’? Con quelli del realismo tattico che dicevano: ma quale coerenza, la coerenza non fa potere e noi dobbiamo seguire il potere. (Nicola Porro)

“Abbiamo sempre detto che avremmo sostenuto la Von der Leyen, il candidato del PPE che abbiamo votato a Bucarest”. (la Repubblica)