Vaccini, a giugno pronto Pfizer per i 12-15enni

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Tecnica della Scuola SALUTE

A giugno il vaccino Pfizer-BioNtech sarà pronto nell’Unione Europea anche per la fascia d’età 12-15 anni.

Ad annunciarlo l’azienda farmaceutica tedesca che ha affermato di essere nella fase finale della preparazione per la domanda di approvazione all’Ema.

La valutazione dei test richiede dalle quattro alle sei settimane.

L’azienda americana Moderna ha invece annunciato la produzione di 3 miliardi di dosi nel 2022 e spera di fornire 1 miliardo di dosi entro quest’anno. (Tecnica della Scuola)

Se ne è parlato anche su altri media

“Noi consideriamo che per metà luglio saremo al 60% dell’immunità di gregge, quindi il 60% per metà luglio dovrebbe avere avuto la prima e la seconda dose”, ha assicurato Il commissario straordinario per l’emergenza Francesco Paolo Figliuolo, ieri ospite a Porta a Porta, è tornato invece sui tempi della campagna vaccinale. (QuiFinanza)

Le due società chiedono una modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio condizionata (Cma) rilasciata per il vaccino in Unione europea, così da poterne estendere l’impiego anche nei 12-15enni. (Il Fatto Quotidiano)

Pfizer/BioNTech ha annunciato di aver chiesto all'agenzia europea per il farmaco, l'Ema, l'autorizzazione per estendere l'utilizzo del suo vaccino contro il Covid-19 anche ai ragazzi fa i 12 e i 15 anni, come già accaduto per gli Stati Uniti nelle scorse settimane. (Corriere dello Sport.it)

30 Aprile 2021. (Lettura 2 minuti). . . . C'è chi ha atteso a lungo prima di prenotare il vaccino in un centro Pfizer del Lazio. Molti hanno preferito quelli dove somministrano Pfizer: e quindi c'erano meno date a disposizione. (ilmessaggero.it)

Il commissario straordinario per l'emergenza Francesco Paolo Figliuolo, ieri ospite a Porta a Porta, è tornato invece sui tempi della campagna vaccinale. "Noi consideriamo che per metà luglio saremo al 60% dell'immunità di gregge, quindi il 60% per metà luglio dovrebbe avere avuto la prima e la seconda dose", ha assicurato. (ilmessaggero.it)

“Il peggioramento della qualità del credito – spiega Bankitalia – continua a rappresentare il principale rischio cui sono esposte le banche. Il tasso di deterioramento dei prestiti ha registrato negli ultimi mesi un aumento, in particolare per le esposizioni verso le imprese dei settori più colpiti dalla crisi. (LaPresse)