Esplosione deposito Eni a Calenzano, ecco gli stabilimenti “a rischio di incidente rilevante” in provincia di Savona
Savona. Sono nove, in provincia di Savona, gli stabilimenti classificati come "a rischio di incidente rilevante" come il deposito di Eni a Calenzano, teatro ieri dell'esplosione che ha causato 5 morti e decine di feriti. Di questi, tre si trovano in Valbormida, quattro (almeno per ora) nell'area che va da Savona a Bergeggi e due nel ponente della provincia; tre sono industrie chimiche, gli altri 6 sono impianti di stoccaggio. (IVG.it)
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Manifestazione oggi a Calenzano (Firenze) con centinaia di partecipanti, tremila secondo gli organizzatori, in occasione dello sciopero provinciale indetto da Cgil, Cisl e Uil dopo la strage di lunedì mattina al deposito Eni di via Erbosa. (Tiscali Notizie)
L'annuncio del sindaco Carovani Incidente al deposito carburanti a Calenzano, attivato un conto corrente di solidarietà (055firenze)
Il suo ingresso è registrato alle 10,15 di ieri mattina. Ufficialmente i morti e i tre dispersi sono stati identificati come «visitatori» dai dipendenti Eni che poi hanno girato la lista ai carabinieri coordinati dal procuratore capo di Prato, Luca Tescaroli. (Corriere Fiorentino)
Il deposito Eni di Calenzano è stato messo sotto sequestro dalla procura di Prato nell’ambito dell’inchiesta aperta in seguito alla violenta esplosione che il 9 dicembre ha squassato l’impianto uccidendo cinque persone. (Open)
Poi il lungo applauso della folla presente, tremila persone secondo i sindacati. Inomi delle cinque vittime: Vincenzo Martinelli, Carmelo Corso, Franco Cirelli, Davide Baronti e Gerardo Pepe. (Il Fatto Quotidiano)
“Siamo stanchi di sentire di uomini e donne che muoiono mentre lavorano”. Non è solo il vento di tramontana che soffia su piazza Vittorio Veneto a far stringere nei giubbotti e nei piumini le oltre mille persone che partecipano alla manifestazione di Cgil Cisl Uil per reclamare più sicurezza. (il manifesto)