Crisi Volkswagen, i sindacati pronti alla battaglia. E Mercedes taglia i costi
BERLINO — Sono arrivati in massa, in seimila secondo IgMetall, e da tutti gli stabilimenti tedeschi, per difendere le loro fabbriche e i loro posti di lavoro. E a Wolfsburg, davanti al quartier generale della Volkswagen, ieri hanno issato i loro cartelli, srotolato i loro striscioni: ‘Tutte le fabbriche devono restare’ oppure ‘Futuro al posto dei licenziamenti di massa’. Alla vigilia della marato… (la Repubblica)
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Ultim'ora news 21 novembre ore 17 (Milano Finanza)
Adesso perché – secondo un documento trapelato proprio oggi - il dato del costo della manodopera della casa di Wolfsburg risulta essere il più alto di tutti gli altri costruttori tedeschi o presenti su suolo teutonico. (Corriere della Sera)
Ora, però, sembra proprio che si stia avvicinando la definitiva resa dei conti tra vertici aziendali e centrali sindacali. (ClubAlfa.it)
Le ipotesi a cui si guarda? La chiusura di tre stabilimenti del marchio Vw in Germania, decine di migliaia di licenziamenti , tagli del 10% ai salari, un congelamento degli stipendi per due anni. Con un nuovo ciclo di negoziati in arrivo da domani, l’azienda è chiamata a confrontarsi con costi del lavoro nettamente più elevati rispetto ai principali concorrenti europei, una condizione che mette sotto pressione la sostenibilità delle attività in Germania. (Il Sole 24 ORE)
Il sindacato conferma quanti minacciato alla dirigenza VW: “Da dicembre scioperi di avvertimento”. (Motorisumotori.it)
L'incidenza del costo della manodopera sul fatturato in Volkswagen è scesa dal 18,2% del 2020 al 15,4% del 2023, rimanendo ugualmente ben sopra quelle di Bmw, Mercedes-Benz e Stellantis, che nel 2023 hanno speso tra il 9,5% e l'11 percento. (il Giornale)