Siria: i perché e gli scenari dell’escalation

Una guerra mai finita, che torna a far parlare di sé dopo anni di disattenzione generale. Il 27 novembre è stato un brutto risveglio per chi, erroneamente, considerava il conflitto in Siria un capitolo chiuso della storia mediorientale. L’offensiva lanciata dai ribelli antigovernativi e da un cartello di milizie jihadiste guidato da Hay’at Tahrir As-Sham (HTS) ha portato nel giro di poche ore alla caduta di Aleppo, seconda città della Siria, che il governo di Bashar Al-Assad aveva impiegato diversi anni a strappare ai ribelli nel 2016, dopo averne perso solo una metà. (ISPI)

Ne parlano anche altre testate

I ribelli jihadisti filo-turchi sono "alle porte""di Hama, la quarta città della Siria. Lo riferisce l'Osservatorio siriano per i diritti umani (Osdh). (Tiscali Notizie)

In Siria si sta consumando un nuovo conflitto, più silenzioso rispetto a quello del vicino Libano, e con numerosi attori coinvolti, dai curdi alla Turchia, dalla Russia all'Iran. Uno scontro che ha radici nella guerra civile iniziata oltre un decennio fa e che mostra caratteristiche simili alla stessa. (La Stampa)

Il movimento palestinesi al Fatah e Hamas hanno concordato di istituire un comitato congiunto per amministrare la Striscia di Gaza, in conformità con una proposta egiziana. L’accordo tra le due fazioni palestinesi è stato raggiunto in seguito a una serie di incontri al Cairo che si sono conclusi ieri, seocndo quanto riporta il quotidiano Haaretz. (Il Sole 24 ORE)

La guerra di Erdoğan (per interposta milizia) contro il regime di Assad (di M. Valensise)

«Khayfin, abbiamo paura», ripete un’insegnanteche ha chiesto l’anonimato, residente in uno dei quartieri più lussuosi di Aleppo, il Mogambo. «Adesso sembra che tutto vada bene, ma non ci fidiamo. Sono uomini armati e hanno preso il potere in poco tempo. (Avvenire)

SIRIA (Limes)

L’improvvisa avanzata nel nord della Siria dei ribelli jihadisti di Hayat Tahrir al-Sham (Hts), sostenuti dalla Turchia, l’occupazione di Aleppo e la pesante pressione militare in direzione di Hama hanno scompaginato l’esercito regolare di Bashar al-Assad e infiammato di nuovo il fronte siriano. (L'HuffPost)