La Bce accelera il ritmo dei tagli dei tassi. Il rischio principale è ora la discesa dell’inflazione sotto il 2%
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Terza riduzione dei tassi (al 3,25%) dopo quelle di giugno e settembre. I mercati attendono cali a ogni riunione almeno fino a giugno. La presidente Bce Christine Lagarde lascia ogni opzione aperta sulle prossime mosse. Ma riconosce la frenata oltre le attese di economia e inflazione nell’Eurozona (Milano Finanza)
La notizia riportata su altri media
Lo ha detto la presidente della Bce, Christine Lagarde in conferenza stampa a Lubiana, dopo la decisione di ieri della Banca centrale europea, ampiamente attesa, di tagliare i tassi di 25 punti base. Nel contempo, "le condizioni di finanziamento rimangono restrittive". (QuiFinanza)
BERLINO – Lo sguardo preoccupato dei banchieri centrali si sta spostando dall’inflazione alla crescita. Ieri i guardiani dell’euro hanno tagliato i tassi di un quarto di punto al 3,25% perché «il processo disinflazionistico va avanti», ha sottolineato la presidente Christine Lagarde (la Repubblica)
Poiché il coraggio se uno non ce l'ha mica se lo può dare (copy Lisander Manzoni), la Bce riduce i tassi di un quarto di punto portando quello sui depositi al 3,25%. Per tagli più robusti pregasi aspettare, anche se i mercati prospettano che da qui all'autunno '25 l'Eurotower spalmerà sei tornate di ammorbidimenti dello 0,25% ciascuno, per un totale di 125 punti base. (il Giornale)
Quando le foglie sugli alberi ingialliscono, tutti noi avvertiamo il richiamo del tepore domestico. Ora, per riscaldare le nostre case di soluzioni ce ne sono diverse. In molte abitazioni indipendenti, soprattutto in campagna, è facile imbattersi in un bel camino, che è senz’altro la sistemazione più scenografica e intima, ma negli appartamenti di città le soluzioni sono altre, giocoforza. (Blowingpost)
La decisione della Bce rafforza così l’ipotesi di un calo del costo del denaro al 2% entro la metà del 2025. La Bce ha tenuto … (Il Fatto Quotidiano)
"L'attività economica dell'eurozona è stata più debole delle attese. La produzione industriale è stata volatile in estate e i sondaggi indicano una continua debolezza della manifattura". (L'HuffPost)