Armando Izzo assolto in appello: “Il fatto non sussiste”. Finisce l’incubo giudiziario per il difensore del Monza

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Finisce con un’assoluzione piena il lungo iter giudiziario che ha coinvolto Armando Izzo, difensore napoletano oggi in forza al Monza. Come riportato da Repubblica Napoli, la Corte d’Appello ha ribaltato la sentenza di primo grado del 2023, assolvendo Izzo “perché il fatto non sussiste” dall’accusa di concorso esterno in associazione camorristica con il clan Vinella Grassi di Secondigliano. Assoluzione anche dal reato di frode sportiva aggravata dal metodo mafioso in riferimento alla gara di Serie B Modena-Avellino del 17 maggio 2014, con la formula “per non aver commesso il fatto”. (Napolipiu.com)

Su altre fonti

Nonostante una situazione altamente complicata, il difensore crede nella salvezza; per quanto riguarda quello che accadrà dopo, il giocatore ha detto che si affiderà ad Adriano Galliani e ascolterà i suoi consigli. (Fantacalcio ®)

Finisce l’incubo per Armando Izzo, il calciatore del Monza imputato di concorso esterno in associazione camorristica e frode sportiva aggravata dal metodo mafioso. Così ha deciso la Corte d’appello di Napoli – presidente Giovanni Carbone, giudice relatore Alberto Maria Picardi – con la formula “il fatto non sussiste”. (Il Fatto Quotidiano)

Dopo quasi dieci anni di battaglia legale, il calciatore Armando Izzo è stato assolto con formula piena dalla Corte d’Appello di Napoli dalle accuse di concorso esterno in associazione mafiosa e frode sportiva aggravata dal metodo mafioso. (MBNews)

Claudio Lotito ha analizzato la attuazione del calcio in Italia parlando ai microfoni dell’Università Luis di Roma, in occasione del corso “Team Manager”. Il patron della Lazio ha commentato la situazione relativa alle multiproprietà e alle seconde squadre, citando anche il Presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis. (Spazio Napoli – News Napoli Calcio e Calciomercato Napoli)

Il difensore era imputato per reati di concorso esterno in associazione mafiosa e frode sportiva aggravata dal metodo mafioso in merito ad un match di Serie B del 2014. La Corte d'appello di Napoli (presidente Giovanni Carbone, giudice relatore Alberto Maria Picardi) ha assolto Izzo dall'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa (al clan della Vinella Grassi di Secondigliano) con la formula "il fatto non sussiste" e dal reato di frode sportiva aggravata dal metodo mafioso per aver concorso ad alterare la partita di calcio Modena-Avellino del 17 maggio 2014, valevole per il campionato di Serie B della stagione 2014-2015, "per non aver commesso il fatto". (Diretta)

Thiago Motta sotto accusa: un suo ex giocatore svela i problemi di comunicazione | Alla Continassa lo hanno capito troppo tardi. (Napolipiu.com)