Sebastiano Ardita: «Il 41 bis tutela la collettività. Cancellarlo sarebbe un segno di debolezza per lo Stato»

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L'Espresso INTERNO

«Rinunciare al 41 bis otto la pressione di gruppi, di esponenti o di singoli, rappresenterebbe un segno di debolezza dello Stato». Non usa mezzi termini Sebastiano Ardita, magistrato antimafia, già direttore del Dap per 9 anni, mentre commentando a L'Espresso il caso Alfredo Cospito, l'anarchico trasferito al carcere di Opera a Milano per l'aggravarsi delle sue condizioni dopo più di cento giorni di sciopero della fame. (L'Espresso)

Su altre testate

Cospito, Sigismondi: "Pd spieghi colloqui con mafiosi" (Vasto Web)

Quanto rivelato stamattina dal Fatto Quotidiano, circa la visita di quattro esponenti Dem a detenuti di organizzazioni mafiose in 41-bis nel carcere di Sassari su indicazione del terrorista Alfredo Cospito, è una pagina nera della democrazia e delle istituzioni italiane. (La Sicilia)

Lo ha svelato alla trasmissione "Un Giorno da Pecora", il parlamentare Pd, (Secolo d'Italia)

Nel corso dell’udienza che si è tenuta dinanzi al Gup Massimo Lo Mastro, i dirigenti dello stabilimento difesi dall’avvocato Sandro Salera del foro di Cassino e Alberi e Anfora del foro di Torino, si sono opposti alla costituzione di parte civile avanzata dall’Amnil (Associazione italiana mutilati). (Frosinone News)

E poi la questione specifica: la sospensione del 41 bis per Alfredo Cospito in modo da evitare la sua morte. (Il Riformista)

Il caso Cospito e le polemiche politiche di questi giorni, seguite alla visita in carcere all’esponente anarchico da parte di alcuni parlamentari Pd e all’intervento alla Camera di Giovanni Donzelli, hanno infiammato il dibattito in rete. (Secolo d'Italia)