Israele-Iran e i militari Onu, area-cuscinetto più larga e "piano B" già pronto. Alzato a 3 il livello di sicurezza

A sera, quando le immagini della grandinata di missili iraniani su Israele hanno appena fatto il giro dei telegiornali, a Palazzo Chigi le certezze sono poche ma ben salde: per ora i militari italiani schierati in Libano per la missione Unifil restano dove sono e, a fronte di una «profonda preoccupazione» per l’aggravarsi della crisi in Medio Oriente, si continua a lavorare per la de-escalation. Al tavolo permanente convocato da Giorgia Meloni, i report squadernati dall’intelligence nostrana rassicurano sulla reale efficacia dell’attacco di Teheran (ilgazzettino.it)

La notizia riportata su altri giornali

L'Iran colpirà "tutte le infrastrutture" di Israele se verrà attaccato in risposta ai suoi lanci di missili, ha avvertito il capo di Stato Maggiore dell'esercito iraniano, il generale Mohammad Bagheri. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Teheran ha rivendicato un successo dell’80%: «Abbiamo preso di mira tre basi, concentrazioni di tank a Gaza», le sedi dell’intelligence, è la vendetta per Ismail Haniyeh e Hassan Nasrallah. Senza escludere la contromossa di Tel Aviv in una sfida che non è solo militare. (Corriere della Sera)

Secondo Axios, Tev Aviv potrebbe colpire gli impianti di produzione di petrolio all'interno dell'Iran e altri siti strategici. Si aggrava la crisi in Medio Oriente dopo l'attacco missilistico dell'Iran su Israele (Adnkronos)

Attacco a Israele: l'Iran lancia 180 missili balistici. Netanyahu: "Teheran pagherà"

Da Beirut a Gaza fino a Teheran, migliaia di sostenitori di Hezbollah, di Hamas, della Repubblica islamica e di tutta la galassia di milizie legate all’Iran hanno deciso di scendere in strada. Mentre in Israele i cittadini uscivano dai rifugi antiaerei, sperando che l’attacco iraniano fosse terminato, nelle città dell’Asse della resistenza iniziavano i festeggiamenti. (ilmessaggero.it)

«Se il regime sionista, che è impazzito, non è controllato dai suoi sostenitori americani ed europei e vuole continuare questi crimini o agire contro la nostra sovranità e integrità territoriale, un'operazione come quella di ieri sera sarà ripetuta con maggiore intensità e tutte le infrastrutture del regime saranno prese di mira», ha detto il Bagheri alla televisione di Stato iraniana. (LaC news24)

"L'Iran ha usato solo il suo diritto alla legittima difesa, basato sulla Carta delle Nazioni Unite, e martedì ha preso di mira le basi militari e di sicurezza del regime sionista. L'attacco di rappresaglia dell'Iran contro Israele è terminato, ma se i sionisti reagiranno, Teheran darà una risposta più severa. (Teleborsa)