Centri per i rimpatri in Albania pronti a riattivarsi

Centri per i rimpatri in Albania pronti a riattivarsi
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ESTERI

Il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, ha annunciato che i centri per i rimpatri in Albania sono pronti e verranno presto riattivati, alla luce della recente sentenza della Cassazione del 19 dicembre. Questi centri, secondo Piantedosi, saranno fondamentali per velocizzare le procedure di riconoscimento della protezione a chi ne ha diritto e, soprattutto, per il rimpatrio di chi non ne ha diritto.

In un'intervista al Corriere della Sera, Piantedosi ha sottolineato l'importanza di questi centri per migliorare l'efficienza del sistema di gestione dei migranti. Il governo, nonostante le ripetute opposizioni dei giudici, è determinato a rilanciare il progetto Albania, convinto che le decisioni delle toghe siano politiche e non vi sia motivo di rifiutare il trattenimento dei migranti nei centri albanesi.

Parallelamente, il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha espresso la sua contrarietà al fatto che siano i giudici a stabilire quali siano i "Paesi sicuri". In un'intervista alla Stampa, Tajani ha affermato che, se fossero i giudici a decidere, nessun paese al mondo sarebbe considerato sicuro. Ha quindi ribadito la necessità di accelerare l'applicazione di un nuovo "patto di asilo e migrazione" per evitare contenziosi.

Il governo italiano, guidato dalla premier Giorgia Meloni, è deciso a ripartire con il modello Albania, nonostante le difficoltà legali incontrate finora. Meloni ha dichiarato che i centri funzioneranno, anche a costo di doverci passare ogni notte fino alla fine del mandato del governo.