Via libera dal Consiglio dei Ministri al Decreto Flussi

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La Provincia di Cremona e Crema INTERNO

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto Flussi. "La filosofia di questo provvedimento è aprire all'immigrazione regolare e avere grande rigore contro l'illegalità", ovvero, "contrastare quella illegale e anche chi usa la migrazione regolare per fare business". Lo scopo è quello di "rimettere nel quadro del rispetto delle regole un fenomeno importante per la nostra economia", ha spiegato il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, intervenendo alla conferenza stampa al termine del Cdm. (La Provincia di Cremona e Crema)

Ne parlano anche altre testate

"Sui lavoratori stranieri vittime di caporalato, c'è un intervento in collegamento con tutto quello che è stato già fatto contro questi reati. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Il decreto interviene su aspetti legati all'ingresso per motivi di lavoro, tutela delle vittime di caporalato e gestione dei flussi migratori, introducendo nuovi strumenti per migliorare la sicurezza e l'efficienza delle procedure. (MySolution)

Un provvedimento dalla doppia faccia: da un lato si semplificano le procedure per avanzare le candidature, mettendo mano al sistema dei "click day" per avvicinare la domanda all'offerta, dall'altro si colpisce, ancora una volta, il lavoro delle Ong che salvano quei migranti che provando ad attraversare il Mediterraneo cadono vittime di naufragi. (Today.it)

Questo decreto-legge, “introduce disposizioni urgenti in materia di ingresso in Italia di lavoratori stranieri, di tutela e assistenza alle vittime di caporalato, di gestione dei flussi migratori e di protezione internazionale, nonché dei relativi procedimenti giurisdizionali. (Nicola Porro)

Roma, 2 ott. (Agenzia askanews)

8 bambini italiani su 10 ogni giorno attraverso gli smartphone navigano in internet, chattano con amici o vedono video sulle varie piattaforme, mentre nella fascia d’età 11-13 anni circa il 41% utilizza i social media – spiega Consumerismo – Gli attuali divieti vigenti nel nostro Paese, e che fissano a 14 anni l’età minima per iscriversi ad un servizio di social network, vengono sistematicamente raggirati a causa della mancanza di misure in grado di far rispettare la normativa. (Frosinone News)